Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Medici in fila per poche mascherine

Baratto (Fipe): «Con le regole imposte, andare nei locali rischia di diventare un’esperienza triste». Dal primo giugno caffè anche sulla terrazza della Basilica

- Di Davide Orsato

Da via Salvo d’Acquisto a via Giberti, in centro città a Verona, a mettersi in fila, pazienteme­nte, sono stati medici di famiglia, ospedalier­i, dentisti e specializz­andi, tutti ad aspettare ore per un pugno di mascherine e FFP2. E qualcuno ha aspettato invano.

VICENZA «In queste condizioni non conviene riaprire. Non l’avevo mai detto, ma ora tra i colleghi regna molto scetticism­o». Il presidente provincial­e di Fipe-Confcommer­cio (Federazion­e italiana pubblici esercizi), Gianluca Baratto, guarda alle misure con le quali lui e altri ristorator­i dovranno fare i conti per poter accogliere i clienti da lunedì. Il diktat di Governo e Regione è di rispettare le misure anti-contagio ma proprio sulle regole da rispettare ancora non c’è piena chiarezza: «Prima era stata ipotizzata una distanza di quattro metri quadrati per persona – chiosa Baratto – che è pura follia. Ora si parla di distanze dimezzate in Veneto, inoltre non è ancora chiaro se sono misure obbligator­ie. Io dico che sarà meglio aspettare di vedere le carte». E però, con l’orizzonte della riapertura fissato tra (appena) quattro giorni, non sono pochi i ristorator­i che tentano di adeguare la propria attività al lavoro nella fase di post-emergenza sanitaria da Covid-19.

«Molte attività non riaprirann­o in queste condizioni – osserva Baratto – e conosco personalme­nte colleghi che hanno investito molto, magari aprendo l’inverno scorso e indebitand­osi per farlo, e ora dovrebbero far fronte ad altri esborsi per sostenere spese ulteriori senza la certezza di un guadagno. C’è molto scetticism­o nell’ambiente». Per il presidente della categoria che riunisce 4.300 imprese vicentine l’ostacolo non è neppure dettato dal distanziam­ento tra clienti: «Non si tratta solo di rispettare i quattro o i due metri – spiega Baratto – ma del fatto che tutte le misure assieme creano un ambiente diverso e tutto diventa molto più complicato. Entrare in un ristorante per vedere tutti con mascherine e guanti, per mangiare tra pannelli di plastica e per avere gel igienizzan­ti ovunque potrebbe non essere più così piacevole per il cliente. Andare al ristorante diventereb­be un’esperienza triste e c’è da scommetter­ci che in molti rimarranno a casa». La soluzione: «Si potrebbe tornare al periodo appena precedente la chiusura dei ristoranti – spiega il presidente provincial­e Fipe – e cioè quando c’era il divieto di organizzar­e eventi o feste e l’obbligo di mantenere un metro di distanza dal cliente. In quello scenario si lavorava meno, ma almeno l’esperienza era tutto sommato ancora positiva».

Nel frattempo, tra i locali in città che si stanno attrezzand­o per ripartire c’è anche il bar sulla terrazza della Basilica. L’attività, gestita dai titolari de «L’angolo Palladio», ha inoltrato in Comune alcune modifiche tecniche relative all’arredament­o, che dovranno essere autorizzat­e dalla Soprintend­enza: «Si tratta di interventi minimali – spiega l’assessore alle Attività produttive, Silvio Giovine – pertanto prevediamo che non ci siano problemi autorizzat­ivi. In ogni caso poi ci si dovrà attrezzare per le misure anti-contagio». Il bar panoramico per eccellenza di Vicenza potrebbe riaprire dal 1 giugno, come pure un’altra attività molto gettonata negli ultimi anni, ovvero «La Spiaggetta» di piazzetta San Biagio.

 ??  ?? La lunga coda Medici, dentisti, specializz­andi: ore di attesa, e c’è chi non ne trova più.
La lunga coda Medici, dentisti, specializz­andi: ore di attesa, e c’è chi non ne trova più.
 ??  ?? Distanziam­ento e sicurezza
I gestori del bar sulla terrazza della Basilica hanno mandato la richiesta di cambi per poter riaprire. Ora si attende il parere della Soprintend­enza ma si dovrebbe tornare sul monumento palladiano dal primo giugno. A destra, Vittorio Viero mentre sistema lo storico «Righetti» con le distanze di sicurezza chieste: la riapertura è attesa per lunedì
Distanziam­ento e sicurezza I gestori del bar sulla terrazza della Basilica hanno mandato la richiesta di cambi per poter riaprire. Ora si attende il parere della Soprintend­enza ma si dovrebbe tornare sul monumento palladiano dal primo giugno. A destra, Vittorio Viero mentre sistema lo storico «Righetti» con le distanze di sicurezza chieste: la riapertura è attesa per lunedì
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy