Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Con il conte ci lascia un paladino della cultura»

Il cordoglio per la scomparsa di Paolo Marzotto. Sbrollini: «In lui tanta passione e gentilezza»

- Andrea Alba

VICENZA «Il conte Paolo, persona di grande umanità». È unanime il cordoglio del mondo vicentino della politica e dell’economia per Paolo Marzotto, mancato lunedì pomeriggio nella sua villa di Monte Berico a Vicenza. Le esequie non sono ancora state fissate dalla famiglia, ma il funerale potrebbe svolgersi con una cerimonia nella stessa villa.

«Da dieci anni sosteneva attivament­e la fondazione Marzotto, credeva molto nelle attività a favore dei più piccoli e degli anziani e per lui era un modo di portare avanti l’eredità del padre Gaetano - racconta Roberto Volpe, presidente della fondazione valdagnese che, fra le varie attività, ha una casa di riposo -. Era un uomo puntuale e di cultura, le volte in cui l’abbiamo visto ci ha sorpresi con la capacità di gratificar­e le persone che lavoravano per la fondazione. Era ammirato dalle attività che vengono svolte». Del resto la fondazione Marzotto - presieduta da Veronica, figlia del conte - era un po’ «casa» per Paolo Marzotto (come per i suoi fratelli): a villa Margherita, casa paterna, era nato il 9 settembre di 89 anni fa, e anche dopo che la dimora era stata donata alla fondazione aveva vissuto in quella che è oggi Villa Serena, a Valdagno (poi donata dai Marzotto al Comune, che vi ha costituito l’Ipab). «Perdo un amico, un gentiluomo, una persona sempre positiva e disponibil­e – è il commosso ricordo di Daniela Sbrollini, senatrice di Italia Viva -, un imprendito­re che ha sempre creduto nella cultura e nei valori civici e morali: il suo impegno, passione e gentilezza lasciano un segno che rimarrà».

Il sindaco di Valdagno Giancarlo Acerbi sottolinea «l’attenzione che il conte Paolo aveva per la cultura, non a caso due anni fa gli abbiamo attribuito il Premio Città di

Valdagno. Il mio ricordo è legato soprattutt­o al Progetto Musica». Un ricordo affettuoso arriva anche da esponenti del centrosini­stra vicentino, Giacomo Possamai e l’ex assessore alla Cultura Jacopo Bulgarini. «Dal Vicenza Jazz Festival alle attività concertist­iche della Società del Quartetto di Vicenza, dalle Settimane Musicali al Teatro Olimpico all’Orchestra dell’Olimpico - scrive Possamai -. Senza Marzotto e l’imprendito­re Francesco Trivellato, scomparso pochi giorni fa, l’offerta culturale del nostro territorio sarebbe stata immensamen­te più povera». Mentre Bulgarini lo ricorda «anche al di là del suo impegno pubblico e politico, ho sempre avuto per lui una fortissima simpatia che mi piace pensare un po’ ricambiass­e. Mancherà».

” Possamai Senza Marzotto il territorio sarebbe stato molto più povero

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Stimato Marzotto con Paola Marini, ex Gallerie dell’Accademia

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