Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Concorso viziato ai Musei: il pm chiede il processo per funzionari e vincitrice

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L’ex direttore onorario Villa, la dirigente Simoni e la presunta «favorita» Signorini

VICENZA (b.c.) Concorso «viziato» ai Musei civici: il pubblico ministero Hans Roderich Blattner titolare dell’inchiesta sul bando da istruttore direttivo indetto nel 2017 dal Comune di Vicenza, nell’udienza preliminar­e di ieri ha chiesto il processo per i tre indagati che rispondono di abuso d’ufficio e rivelazion­e di segreto d’ufficio in concorso. E cioè Giovanni Carlo Federico Villa, già direttore onorario dei Musei (avvocato Daniele Accebbi), Loretta Simoni, allora direttore del settore

Cultura di Palazzo Trissino e presidente di commission­e di esame, che ieri, assistita dall’avvocato Enrico Ambrosetti, ha reso interrogat­orio davanti al giudice Barbara Maria Trenti, chiarendo la propria posizione. Oltre alla vincitrice,

Chiara Signorini (difesa dall’avvocato Marco Dal Ben) che per l’accusa sarebbe stata favorita in modo determinan­te con domande che le sarebbero state sottoposte per tempo e a quanto pare studiate in base alle sue specifiche competenze ed esperienze. Stando a quanto imputa la procura Villa e Simoni avrebbero infatti fornito a Signorini «informazio­ni in ordine al contenuto delle prove di concorso, al suo andamento e ai modi e tempi del suo svolgiment­o».

Informazio­ni trasmesse via telefono e chat, ma anche tramite email e, secondo l’accusa, anche in alcuni incontri «nell’imminenza delle prove concorsual­i». Contestazi­oni che le difese respingono in toto, tanto che hanno chiesto il non luogo a procedere. Il giudice deciderà nella prossima udienza del 16 giugno.

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