Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Università, due nuovi corsi a Vicenza
Dedicati all’innovazione e ai mercati internazionali, saranno a numero chiuso
VICENZA Anche i neolaureati di Vicenza potranno dare il loro contributo alla «sfida economica del mondo Post Covid». Tempo tre anni: quello di immatricolarsi e concludere gli studi, nel nuovo corso in «Economia e innovazione aziendale», che debutterà in autunno nella succursale dell’università di Verona a Vicenza. E non sarà l’unica novità. Un altro corso sarà quello in Economia, imprese e mercati internazionali. Entrambi sono a numero chiuso.
VICENZA Anche i neolaureati di Vicenza potranno dare il loro contributo alla «sfida economica del mondo post Covid». Tempo tre anni: quello di immatricolarsi e concludere gli studi nel nuovo corso in «Economia e innovazione aziendale», che debutterà in autunno nella succursale dell’università di Verona nella città berica. Per l’ateneo scaligero sarà un corso che si focalizzerà, in particolare, «nel fornire competenze al passo con l’innovazione organizzativa, tecnologica, sociale del tessuto industriale». Non sarà l’unica novità. Un altro corso sarà quello in Economia, imprese e mercati internazionali, che proseguirà la «vocazione internazionalista» dell’offerta formativa universitaria vicentina. «Vicenza - nota il delegato alla didattica dell’università, Federico Schena - è una delle province italiane con il numero di imprese internazionalizzate più elevato d’Italia e questo corso è la risposta alle richieste che arrivano dal territorio, che chiede più capacità per affrontare un mercato in continuo cambiamento».
Entrambi i corsi saranno a numero chiuso, con un «tetto» di duecento iscritti. Diventeranno ad accesso libero, invece, gli altri corsi già presenti, quello di Management e strategia d’impresa e quello in «International Economics and business», in lingua inglese. Questo significherà anche più studenti. E i posti «fisici» a disposizione? Al momento l’università non si è esposta sulla situazione dell’edilizia a Vicenza, che vede al centro il cantiere di viale Margherita. Ma l’aumento dei numeri andrà di pari passo con quello degli studenti che assisteranno alle lezioni a distanza. E, anche in questo caso, c’entra il Covid 19. Con la pandemia, gran parte dell’attività dell’università (il 95%, secondo i vertici dell’ateneo) si è spostata online. Naturalmente non durerà per sempre, anzi, già ad ottobre la scommessa è quella di riprendere almeno in parte l’attività in aula. Ma sopravviver anche la didattica a distanza, con l’abolizione, di fatto, della divisione tra frequentanti e non frequentanti. «Chi seguirà le lezioni online, con i metodi che abbiamo affinato in questo periodo - fa sapere la prorettrice Donata Gottardi - sarà considerato uno studente presente a tutti gli effetti». Quanto accadrà a Vicenza, fa parte di una strategia ben delineata che coinvolge tutte le sedi dell’Università di Verona e che è delineata da tre parole d’ordine: «Apertura, accoglienza ed espansione». Soprattutto quest’ultima: a partire dal prossimo anno accademico, infatti, Univr «crescerà» di settecento studenti. Su un numero complessivo di 24 mila non si tratta di un aumento di poco che avrà un impatto sull’identità dell’università che, nell’ultimo decennio, aveva puntato molto sulla selezione degli studenti, prevedendo l’accesso programmato (il famoso «numero chiuso» quasi ovunque). In molti corsi, invece, questa politica verrà abolita, consentendo più iscrizioni. E se la crescita guarda ad Est, in un terreno di contesa con Padova, c’è molta attività anche a Nord: sempre ad ottobre inizierà l’atteso (e dal concepimento molto faticoso) corso di laurea in Medicina a Trento, in interateneo.
Doppia opportunità Sono Economia e innovazione aziendale e Economia, imprese e mercati internazionali Numero chiuso Frutto dell’ateneo di Verona, entrambi i corsi potranno avere massimo 200 iscritti