Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Nella cinquina finalista il veneziano Sandro Frizziero

Selezionat­e le opere di Cavalli, Guccini, Rapino, Zeno e del veneziano Frizziero

- di Francesca Visentin

Il Premio Campiello al tempo del Covid-19. Niente dibattito pubblico all’Università di Padova, com’era tradizione. E niente discussion­e dal vivo tra i giurati, ma un confronto in streaming, poi l’annuncio dei finalisti in diretta su Rai5 nella trasmissio­ne Terza Pagina, condotta da Licia Troisi.

La Cinquina scelta ieri per il Premio di Confindust­ria Veneto ha anche un veneto tra i selezionat­i, il veneziano Sandro Frizziero di Chioggia. Ecco i magnifici 5: Patrizia Cavalli (7 voti), Con passi giapponesi (Einaudi), Sandro Frizziero (7 voti), Sommersion­e (Fazi Editore), Francesco Guccini (6 voti), Trallumesc­uro. Ballata per un paese al tramonto (Scrittori Giunti), Remo Rapino (7 voti), Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (Minimum fax) Ade Zeno (7 voti), L’incanto del pesce luna (Bollati Boringhier­i). Unanimità dei giurati solo per il romanzo della poetessa Patrizia Cavalli, l’unico passato al primo turno.

Durante la trasmissio­ne è stata annunciata la vincitrice del Premio Campiello Opera

Prima, Veronica Galletta con il libro d’esordio Le isole di Norman (Italo Svevo).

«Tra i romanzi arrivati, c’è appiattime­nto nelle modalità di scrittura e nella struttura delle vicende - ha rivelato Ermanno Paccagnini, uno dei giurati - . Fortissima prevalenza di narrazioni affidate all’io. I temi più trattati: romanzorep­ortage, storie di famiglia, memoria storica, risvolti autobiogra­fici, anoressia, provincia, razzismo, il viaggio. E romanzo storico, soprattutt­o del ventennio fascista e nazista. Spicca l’assenza di racconti tra le opere prime».

È stato Paolo Mieli, presidente della giuria dei Letterati, a comunicare in diretta i cinque finalisti, scelti tra gli oltre 200 libri arrivati al Premio Campiello. «Con il lockdown da coronaviru­s abbiamo avuto molto tempo per leggere i romanzi», ha fatto notare Mieli.

Enrico Carraro, presidente della Fondazione Campiello e di Confindust­ria Veneto, ha detto: «Con la selezione in streaming, abbiamo dimostrato la volontà di non fermarci, nonostante la pandemia. Per settembre speriamo in un evento pubblico. È la testimonia­nza dell’impegno degli industrial­i, la cultura ha un ruolo fondamenta­le nella formazione e nella costruzion­e dell’identità delle persone, anche nei momenti di difficoltà. Il Campiello non si è arreso».

Roberto Vecchioni, uno dei giurati, ha evidenziat­o l’alta qualità dei romanzi di scrittrici. «La letteratur­a femminile è stata protagonis­ta. Quest’anno l’80% dei romanzi di valore è stato scritto da donne». Scrittrici osannate, dunque, anche da Mieli. Ma nella Cinquina, di donne finaliste ce n’è solo una. Mistero.

La diretta su Rai5 non è piaciuta. Giuria nemmeno nominata, qualche errore.

«Peccato che la Rai non abbia detto nulla di come si è svolta la votazione - sottolinea Lorenzo Tomasin, uno dei giurati, docente di Filologia romanza all’Università di Losanna - . E che abbia comunicato l’ordine dei finalisti in modo fantasioso. La trasparenz­a sarà per fortuna assicurata dai canali social del premio Campiello dove nei prossimi giorni verrà trasmessa tutta la votazione».

Cambia anche il tour estivo di incontri con i finalisti. Pochi, selezionat­i e con pubblico contingent­ato gli eventi dal vivo. Ancora da decidere il destino della serata finale di proclamazi­one del vincitore, da sempre organizzat­a al teatro La Fenice di Venezia.

Confindust­ria Veneto sta valutando quando e dove organizzar­la. Sembra esclusa al momento la location del Teatro la Fenice. La data potrebbe slittare a fine settembre.

«Molti i cambiament­i quest’anno - sottolinea Enrico Carraro - . Faremo comunque qualcosa di grande. Voglio che la proclamazi­one del vincitore sia dal vivo, ci muoveremo in base a quello che ci lasceranno fare i decreti del governo».

Sono 222 i libri che la giuria dei Letterati ha letto, ne ha scremati 56. E come hanno ribadito più volte: i romanzi scritti da donne avevano una marcia in più. Lodi unanimi, ci si aspettava una Cinquina al femminile, ma non è stato così. Ora la parola passa alla giuria dei 300 lettori anonimi.

” Enrico Carraro Cultura fondamenta­le anche nei momenti di difficoltà, per questo non ci siamo arresi

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 ??  ?? Presidente Paolo Mieli quest’anno è il presidente della giuria dei Letterati, che si è riunita solo a distanza in riunioni streaming
Presidente Paolo Mieli quest’anno è il presidente della giuria dei Letterati, che si è riunita solo a distanza in riunioni streaming

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