Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vaporidis contro Zaia: «In Grecia non ci andasse»

- M.Za.

VENEZIA E sì che Nicolas Vaporidis un po’ di Veneto l’ha respirato girando «Iago» fra Venezia e Padova ma l’attore di origini greche ha mal digerito le lunghe filippiche del governator­e Luca Zaia contro la Grecia rea d’aver rifiutato prima l’Italia tout court e poi, ripiegando, solo i turisti del Nord, veneti inclusi. Sono circa 200 mila i veneti che tornano ogni estate negli ex domini della Serenissim­a (dato sottolinea­to da Zaia a più riprese) ma quel «non ci vedono più» scandito minacciosa­mente dal nuovo doge non è piaciuto all’attore. «Che non ci andasse! Bisogna fare attenzione alle parole, sono come proiettili. Vorrei stemperare questi toni» è sbottato Vaporidis secondo cui «se la Grecia ha preso questa decisione non è certo per una forma di razzismo nei confronti degli italiani né per una forma di esclusione ma sempliceme­nte per precauzion­e. È una decisione che serve a tutelare sia loro che noi. I Greci non sono dei pazzi, credo che ci siano delle esigenze importanti a tutela della salute dei cittadini». Il no ai turisti del Nord Italia, insomma, sarebbe una questione di reciproca tutela. «Le isole sono incontamin­ate, è normale che vengano tutelate - dice l’attore Pensare che sia una forma di razzismo è una follia. La Grecia è il paese più illuminato del mondo non è mai stato razzista né mai lo sarà». Zaia, però, tira dritto ribadendo, anche ieri, «la Grecia tolga questa idiozia delle limitazion­i. La Grecia è in area Schengen ed è incomprens­ibile questo atteggiame­nto. Siamo in Europa, fermo restando la decisione dei singoli Stati, l’Ue dovrebbe gestire anche questa partita».

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