Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Santorso, l’ospedale torna alla normalità: «Trecento posti letto per il territorio»
Chiusi 4 reparti Covid. In arrivo tre nuovi primari
SANTORSO L’ospedale altovicentino torna alla sua funzione originale: da hub per i degenti malati di coronavirus, la struttura sanitaria riprende a garantire i normali servizi sanitari per il territorio.
«Questa settimana, se la tendenza continuerà ad essere positiva, torneremo ad avere circa 300 posti letto nonCovid» dichiara il direttore generale dell’Usl 7 Pedemontana Bortolo Simoni.
«Ormai delle cinque aree Covid che erano state attivate ne è rimasta solo una. E i posti letto occupati da pazienti malati per altre patologie, nei giorni scorsi, erano mediamente 180» osserva il dg.
Nel pieno dell’emergenza, due mesi fa, l’ospedale altovicentino era stato designato dalla sanità regionale come polo provinciale deputato ad ospitare i pazienti malati di coronavirus. I numeri di degenti di questo tipo sono stati importanti, con la riconversione parziale dell’ospedale – tranne alcuni reparti, come ostetricia e ginecologia – per queste degenze e l’attrezzaggio ad hoc di reparti di terapia intensiva e semi-intensiva.
L’attività dell’ospedale di
Santorso è stata decisiva, nel momento più critico dell’emergenza centinaia di persone sono state ricoverate qui. Il ritorno alla normalità però è ormai nell’aria. Nel reparto Covid oggi restano 5 degenti (nessuno in Terapia Intensiva). E la riattivazione in corso comprende la quasi totalità delle attività ospedaliere: i reparti di otorinolaringoiatria, oculistica, urologia, ortopedia, medicina e medicina d’urgenza, geriatria, oncologia, Pronto Soccorso (rientrato nella rete provinciale del 118). «Anche la riabilitazione sta riaprendo – riprende Simoni – se i dati dell’epidemia continuano ad essere in calo, possiamo ritornare a breve a 300 posti letto a regime. A quel punto, il fattore limitante tornerà ad essere quello di prima dell’epidemia, la carenza di specialisti. Anche se abbiamo delle buone notizie, mercoledì arriveranno altri tre primari a Santorso, Bassano e nel distretto bassanese».
Il dg sottolinea che se il reparto Covid andasse completamente a zero «si ripartirà con l’ospedale “normale” per tutte le attività». E tuttavia l’azienda sanitaria vuol farsi trovare pronta nel caso di un nuovo riacutizzarsi del contagio: «Stiamo lavorando a un piano per il “dopo” Covid, già depositato in Regione. Teniamo pronti all’uso una quarantina di posti letto di intensiva e semi-intensiva, in aggiunta al reparto di normale terapia intensiva. Non solo, nei nostri magazzini ci sono ulteriori letti e attrezzature del Creu, centro regionale emergenza urgenza».
Intanto, i numeri del contagio in provincia continuano ad arretrare: ieri dalla casa di riposo Provvidenza di Vicenza è arrivata anche la buona notizia di un’ospite centenaria che è riuscita a guarire dal virus (l’ha rilanciata il governatore Luca Zaia). Ma ci sono ancora decessi: ieri al San Bortolo di Vicenza è mancato un 65enne di Gambellara. I degenti in provincia sono stabili (26 in tutto), con un solo nuovo caso positivo.