Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Malore fatale, muore uno studente

Aveva 23 anni, viveva a Romano. Era a casa del suo migliore amico a Borso

- Citter e Todesco

ROMANO Aveva trascorso una serata serena, a casa del suo migliore amico. Poi era andato a dormire, ma al mattino Matteo Martin, 23enne studente di Romano d’Ezzelino non si è più svegliato. È stato trovato senza vita. Apparentem­ente stroncato da un infarto. Una tragedia che si è consumata nell’abitazione dell’amico ventenne Daniele, a Borso (Treviso), dove Matteo era arrivato la sera prima da Romano, pare dopo una discussion­e in famiglia.

BORSO DEL GRAPPA (TREVISO) Aveva trascorso una serata serena, a casa di un amico, il suo migliore amico. Poi era andato a dormire, ma al mattino successivo Matteo Martin, 23enne studente di Romano d’Ezzelino non si è più svegliato. È stato trovato senza vita. Apparentem­ente stroncato da un infarto. Una tragedia che si è consumata nell’abitazione dell’amico ventenne Daniele, in via Molini a Borso del Grappa, dove Matteo era arrivato la sera prima da Romano, paese in cui si era trasferito da qualche anno con la madre. Sembra che il giovane vicentino, giovedì pomeriggio, avesse avuto una discussion­e in famiglia. Per sbollire l’agitazione era salito sulla sua moto ed era arrivato a Borso. Dove aveva deciso di trascorrer­e la serata e quindi anche la notte. Daniele, che vive con la fidanzata a casa della mamma, lo ha ospitato volentieri. Dopo la cena, qualche chiacchier­a e un po’ di television­e prima di andare a dormire. Ieri mattina alle 9 però, quando Matteo non si è alzato, i due giovani sono andati a svegliarlo e il dramma si è svelato. Subito

hanno chiesto aiuto al Suem di Crespano del Grappa arrivato in pochi minuti. Ma per Matteo non c’era purtroppo nulla da fare. Inutile qualsiasi tentativo di rianimazio­ne, il ragazzo era probabilme­nte morto durante la notte, nel sonno. Come da prassi, nell’abitazione sono arrivati anche i carabinier­i di Pieve del Grappa. Sul corpo del 23enne non c’erano segni di violenza e sembra che nell’abitazione non siano stati trovati farmaci o droghe, che possano far pensare a qualcosa di diverso da una morte per cause naturali. Ma vista l’età di Matteo e la morte improvvisa, il magistrato di turno, Giulio Caprarola, ha disposto l’autopsia che sarà eseguita nei prossimi giorni.

Matteo Martin era tornato a vivere in Italia solo da pochi anni, dopo una parentesi in Inghilterr­a. Studente universita­rio di ingegneria, viveva a Romano d’Ezzelino in via Mardignon con la madre. Cesira Meneghetti, originaria Rossano Veneto, assieme ai fratelli è titolare della ditta Meneghetti spa di Rosà che produce piani di cottura. Ha cresciuto da sola Matteo, dopo che il padre era mancato quando il ragazzo aveva appena un anno d’età. Gli amici, anche quelli conosciuti al liceo classico, frequentat­o per un anno anche al Brocchi di Bassano, lo ricordano come un giovane delle forti passioni, capace di amare la matematica, ma anche di parlare il greco antico come fosse quasi una lingua corrente. «Un ragazzo dal cuore d’oro, amante dello studio, altruista e sempre pronto ad aiutare gli altri». Così Daniele, l’amico di una vita, l’ha definito al sindaco di Borso, Flavio Dall’Agnol che nel tardo pomeriggio di ieri si è recato nell’abitazione di via Molini, teatro dell’improvvisa tragedia. «Sono venuto a trovare Daniele e la sua famiglia - ci ha detto ancora scosso dall’accaduto- e quello che posso dire è che mi sto bastate le poche parole con cui Daniele ha descritto Matteo, per poter dire di aver capito davvero il significat­o della parola amicizia».

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Studente Matteo Martin viveva a Romano d’Ezzelino

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