Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Al centro dell’indagine ci sono i rapporti tra l’ingegner Bergmeister e l’azienda di Possagno
al tunnel del Brennero (Emaprice era stata incaricata anche dei lavori per il nuovo collegamento stradale tra la statale 12 e la futura area di emergenza a servizio dall’area di base del Brennero) sono stati acquisiti tutti i documenti relativi allo svincolo di Trento nord, opera del costo complessivo di 30 milioni euro, in parte pagata da A22 (l’investimento di Autostrada del Brennero è di 12 milioni di euro). I lavori sono iniziati a fine maggio del 2019 e prevedono la realizzazione dello svincolo tra la tangenziale di Trento e la strada provinciale 235 dell’Interporto. Così come i lavori per il ponte in val Nambrone (costo 500.000 euro) e i lavori di messa in sicurezza del Viadotto Canova di Gardolo affidati alla società di costruzione trevigiana. «La gara per l’appalto dello svincolo di Trento Nord non è stata vinta da Emaprice – precisa la società -, che ha partecipato indicando due studi di progettazione, tra i quali Bergmeister. Emaprice era arrivata seconda e ha avuto l’incarico solo perché la prima classificata ha rinunciato. In occasione delle verifiche della Guardia di Finanza, abbiamo fornito massima trasparenza e collaborazione per poter mettere in luce la regolarità e correttezza del nostro operato, certi che la procura di Trento accerterà si spera velocemente l’estraneità di Emaprice alla vicenda».