Decreto sviluppo, 8.500 telefonate al giorno agli sportelli della Cisl

VICENZA Cento chiamate da una parte, 8.500 dall’altra. Per uno sportello dedicato agli stranieri, compresi quelli senza permesso di soggiorno in possesso dei requisiti per beneficiare dei recenti provvedimenti del governo, vi è un centralino che ha dovuto arruolare 14 persone in più per dare risposta ai vicentini che chiedono informazioni su Decreto Sviluppo e dichiarazione dei redditi. La doppia istantanea è emersa ieri durante l’inaugurazione in via Torino 28, da parte della Cisl, del nuovo sportello «Stai - Sinergie territoriali per l’accompagnamento e l’inclusione» che apre il mercoledì e venerdì dalle 15 alle 18.30, con due operatori specializzati nell’accoglienza e l’integrazione degli immigrati. «L’idea di questo nuovo servizio – spiega il segretario generale Raffaele Consiglio – è nata per dare assistenza a tutti quegli stranieri che, come noi italiani, devono confrontarsi con iter burocratici spesso complessi e con l’handicap della scarsa padronanza della lingua». Rinnovo dei permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, riqualificazione e formazione professionale, ricerca di lavoro, sono solo alcune della trentina di pratiche che interessano in particolare gli stranieri con permesso di soggiorno. Dopo l’approvazione del decreto interministeriale per l’emersione del lavoro irregolare, «Stai» sarà punto di riferimento anche per i datori di lavoro che «intendano sottoscrivere un nuovo rapporto di lavoro subordinato o di dichiararne uno irregolarmente instaurato con cittadini italiani o stranieri… e per gli stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019, di chiedere un permesso di soggiorno della durata di sei mesi».

Condivisa a pieno dal Comune, rappresentata dal vicesindaco Matteo Tosetto, la scelta della sede in via Torino, non solo per l’alta concentrazione di stranieri, ma perché « un’iniziativa come questa finalizzata all’integrazione lavorativa e sociale, può essere un segnale importante nell’ambito della riqualificazione dell’area».