Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ma aumentano le persone denunciate o arrestate: i dati per la festa dell’Arma
VICENZA Aumentano i controlli e diminuiscono i reati. Questo, in sintesi, il bilancio delle attività dei carabinieri nel Vicentino tra il primo giugno 2019 al 31 maggio 2020: un consistente impiego di risorse, in termini di uomini e mezzi, per la prevenzione e il contrasto dei reati che in dodici mesi sono diminuiti passando da 22mila a 20mila (i militari hanno proceduto per più dell’80% di questi). Una riduzione dovuta anche all’emergenza coronavirus, che ha scoraggiato e limitato anche i criminali nella propria attività. Ma dall’altra però il lavoro dei carabinieri ha portato a un incremento delle persone denunciate e arrestate: 5.813 contro 4.980, quindi un aumento del 15% circa.
Una fotografia, quella dell’impegno registrato nel Vicentino, scattata in occasione della ricorrenza del 206esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri di ieri. Date le restrizioni dovute al Covid 19 però la cerimonia è stata breve e contenuta al comando di via Muggia: limitata al solo doveroso ricordo delle vittime dell’Arma, con una corona d’alloro che è stata deposta davanti al monumento dedicato ai caduti da parte del comandante provinciale, colonnello Nicola Bianchi, accompagnato dal prefetto, Pietro
Signoriello. Bianchi non ha mancato di ringraziare i propri militari. «Anche in questi delicati mesi della pandemia, hanno continuato a lavorare in prima linea, sempre ed esclusivamente al servizio della cittadinanza - ha detto Continueremo ad esprimere il massimo sforzo nelle attività di prevenzione e contrasto al crimine, per implementare sempre di più la sicurezza reale e quella percepita». E a parlare sono i numeri: quasi
27mila i servizi esterni per il controllo sul territorio, con un incremento di circa l’8% rispetto all’anno precedente. Un totale di 40mila veicoli fermati e più di 60mila persone identificate. Servizi ancora più incisivi e incrementati nel periodo di picco della pandemia: grazie ad una riorganizzazione dell’orario di apertura al pubblico delle due tenenze e delle trentotto stazioni dislocate in tutta la provincia, è stato possibile aumentare del
15% i servizi esterni, arrivando a garantire, tra marzo e maggio 2020, una media di circa
100-110 pattuglie al giorno sul territorio provinciale. E le numerose pattuglie in strada evidentemente hanno tenuto a casa anche i criminali. La flessione, che riguarda gli ultimi dodici mesi, è in particolare per i reati predatori: un calo del 20%. I furti in particolare sono passati da 10.985 a
8.754, con i furti in abitazione calati del 19 % circa, così come, di poco meno del 6%, le rapine. Anche il fenomeno estorsivo ha registrano una flessione consistente, passando dagli 81 episodi perseguiti tra giugno 2018 e maggio 2019 ai 44 dello stesso periodo dell’anno successivo (-46%). In controtendenza invece il dato relativo a truffe e frodi informatiche, che è lievitato del
10% circa: un aumento verosimilmente condizionato dall’incremento di acquisti online nei mesi di contenimento sociale dettato dal coronavirus. I militari hanno individuato e denunciati circa 400 responsabili. Quanto invece agli stupefacenti, sono state denunciate 185 persone e sequestrati 72 chili di droga. E non sono mancati gli omicidi, di due donne, a Noventa e Montegaldella.