Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Crollano i contratti nel turismo

- Di Gianni Favero

Nel primo trimestre dell’anno il saldo occupazion­ale del Veneto era ancora positivo ma sono crollati i contratti a termine nel turismo e nei servizi.

VENEZIA Il saldo occupazion­ale del primo trimestre dell’anno per il Veneto è ancora positivo ma gli effetti della pandemia sono già visibili, soprattutt­o nel crollo dei contratti a tempo determinat­o tipici di uno dei settori più colpiti, il turismo.

Il report sul mercato del lavoro elaborato dall’agenzia regionale Veneto Lavoro conferma nella sostanza la dinamica già anticipata nelle scorse settimane. Mentre il bimestre gennaio-febbraio ha avuto un andamento ancora «normale», il terzo mese, quello di marzo, ha registrato l’esplosione del Covid-19. Perciò la differenza fra assunzioni e cessazioni di rapporti di lavoro, cioè quel saldo che meglio di ogni altro indicatore fornisce il termometro giusto per misurare l’occupazion­e, anche per il primo trimestre 2020 cade in territorio positivo di

20.200 unità. Ma è già di molto ridotto rispetto al

+52.600 dello stesso periodo gennaio-marzo 2019 e, per un’analogia rilevata in altri studi, molto simile al saldo del primo trimestre del 2009, all’inizio della grande crisi globale allora innescata dai titoli tossici americani.

Se la differenza fra assunzioni e cessazioni la si computa invece sui 12 mesi precedenti, cioè dall’1 aprile 2019 al 31 marzo 2020, per la prima volta in 6 anni si va a finire in zona rossa (- 2 mila unità). Conseguenz­a del Covid-19, certamente, anche se gli analisti di Veneto Lavoro fanno osservare che già da diversi trimestri questo dato, per più ragioni, si stava contraendo e che nell’ultimo periodo ha sempliceme­nte accelerato la caduta. La consideraz­ione di fondo sull’intero scenario rimane in ogni caso quella che tiene distinti i lavori continui da quelli stagionali. I primi, con la riapertura delle imprese, hanno riattaccat­o una curva positiva che dovrebbe continuare a incrementa­rsi.

Gli altri, da leggere nella colonna dei contratti a tempo determinat­o, sono quelli dei servizi e di tutto ciò che ruota attorno al turismo. In quest’area il primo trimestre

2020 ha segnato un saldo positivo di sole 4.300 unità, il più basso di sempre e poco più di un decimo dei numeri registrati, per esempio, nello stesso periodo del 2017. Un’ulteriore osservazio­ne viene proposta dagli analisti sulla situazione dei disoccupat­i: guardando agli ingressi in condizione di disoccupaz­ione, nel primo trimestre risulta un valore inferiore del 14% rispetto al

2019, e questo rispecchie­rebbe il fatto che il divieto di licenziame­nto e il largo utilizzo della cassa integrazio­ne hanno fortemente limitato il flusso. (g.f.)

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Tiziano Barone (Veneto Lavoro)
Direttore Tiziano Barone (Veneto Lavoro)

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