Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Corteo antifascista, centro blindato
Vicenza, polizia e carabinieri schierati in forze stasera. Attesi centri sociali del Nordest
VICENZA Una manifestazione antifascista che chiama a raccolta le famiglie ma anche i centri sociali di tutto il Nordest, con l’organizzatore, il Bocciodromo, che ha già fatto sapere che non si atterrà alle prescrizioni dettate dalla questura, dando vita al corteo fino a Palazzo Trissino. Dall’altra le forze dell’ordine schierate, anche con reparti arrivati da fuori provincia, a blindare per alcune ore il centro storico di Vicenza. Si inizia alle 20,30 da piazza Castello.
Una manifestazione antifascista che chiama a raccolta le famiglie ma anche i centri sociali del Nordest, con l’organizzatore, il Bocciodromo, che ha già fatto sapere che non si atterrà alle prescrizioni dettate dalla questura, dando vita al corteo. Dall’altra le forze dell’ordine schierate, anche con reparti arrivati da fuori provincia, a blindare per alcune ore il centro storico di Vicenza.
Occhi puntati questa sera a partire dalle 20.30 al cuore della città, per l’iniziativa del centro sociale cittadino che fa seguito all’abolizione della norma antifascista dal regolamento comunale e al danneggiamento della sede dell’associazione Caracol Olol Jackson e del sindacato di base Adl Cobas in viale Crispi. Eventi, questi, che hanno surriscaldato il clima politico e ideologico, che hanno alzato ulteriormente la tensione dopo le minacce rivolte su Facebook all’assessore alle Attività Produttive, Silvio Giovine, che ha presentato denuncia negli uffici di viale Mazzini.
La manifestazione, che sarà controllata a vista dalle forze dell’ordine, non potrà essere itinerante - da piazza Castello a piazza dei Signori passando per corso Palladio - come nelle intenzioni del Bocciodromo che ha presentato il preavviso in questura. Il corteo non s’ha proprio da fare: l’ultimo decreto del consiglio dei ministri vieta infatti manifestazioni dinamiche e il questore Antonino Messineo ha firmato un provvedimento che prescrivere di svolgere una manifestazione limitata a piazza Castello. Nessuno quindi potrà sfilare, pena una denuncia. Ma il Bocciodromo non vuol sentire ragioni: l’intenzione è di arrivare fino in Comune «in modo pacifico e senza scontri». Con queste premesse non possono escludersi disordini. Stando a quanto emerso ieri mattina in sede di comitato di ordine e sicurezza che si è riunito in prefettura a Vicenza sarà stanziato un nutrito servizio di ordine pubblico: a presidiare il centro storico ci saranno anche reparti di rinforzo.
«Violeremo le prescrizioni, usciremo dalla piazza e faremo un corteo, ma non ci saranno scontri nè ci sarà clima di tensione, sarà una grandissima manifestazione pacifica, colorata e di massa - anticipa Francesco Pavin, leader del Bocciodromo - una manifestazione fatta di tanti vicentini, che invitiamo a partecipare, anche famiglie con bambini. Vicentini indignati contro l’attentato alla sede dell’associazione Caracol Olol Jackson e contro l’eliminazione della clausola antifascista, contro il Comune e quei fascisti, e contro chi crea quel clima politico e d’odio che viene instillato». Insomma, i manifestanti non hanno alcuna intenzione di rimanere in piazza Castello. «Dopo quello che è successo non ci saranno prescrizioni che tengano - sbotta Pavin - la città vuole reagire».
Ma a stretto giro arriva anche la presa di posizione di Fratelli d’Italia, che da tempo chiede «verifiche» sul rispetto della convenzione in essere tra Comune e Bocciodromo sull’utilizzo degli spazi comunali ai Ferrovieri: «Non è accettabile – dichiara l’ex-coordinatore provinciale, Vincenzo Forte – che un’associazione manifesti, con un’iniziativa di chiaro carattere politico, contro quello stesso Comune che concede loro l’utilizzo di un immobile. Siamo pronti a presentare una richiesta di ulteriore verifica del rispetto della convenzione e se necessario di revocare la concessione».