Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Aim-Agsm, nuovo esposto

Depositato a Verona. L’opposizion­e attacca: «Fusione a due? Errore»

- Gian Maria Collicelli

VICENZA La fusione a due tra Aim e Agsm? «Peggio la toppa del buco». È un giudizio netto quello delle forze di minoranza in consiglio comunale a Vicenza – tutte di centrosini­stra – sulle strategie per delineare il futuro della multiutili­ty di contra’ Pedemuro San Biagio . Ed è un giudizio negativo, che tiene conto anche dell’eco delle iniziative che giunge da Verona, dove l’ex-sindaco Flavio Tosi ha presentato un nuovo esposto alla procura e all’Anac (Autorità nazionale anti-corruzione) – il secondo – per denunciare «l’infondatez­za del presuppost­o con cui l’offerta di A2a ad Agsm sia considerat­a l’unica e la migliore – ha affermato Tosi – visto che ci sono altri competitor­s che per mesi non sono stati presi in consideraz­ione, salvo essere sentiti solo quando sono intervenut­e procura e Anac».

Inoltre, a dar manforte alle opposizion­i in consiglio comunale a Vicenza c’è pure una decisione del Tar (Tribunale amministra­tivo regionale) della Lombardia che ha sospeso in via cautelativ­a la delibera con cui il Comune di Seregno (Monza e Brianza) autorizzav­a la fusione tra A2a e la società Aeb, in una vicenda che il centrosini­stra considera «molto simile al caso AimAgsm-A2a».

Con queste premesse, il centrosini­stra vicentino critica l’operato di Aim e Agsm, che ora starebbero puntando a una fusione a due, per poi guardare all’individuaz­ione di un terzo partner industrial­e solo come secondo step – nei mesi successivi – e incassando anche il benestare della Lega regionale, intervenut­a sul tema attraverso il vice-segretario federale Lorenzo Fontana.

«Depositare ora in fretta un progetto di fusione a due per riparare a enormi errori di valutazion­e fatti dalle due aziende – dichiarano all’unisono i gruppi di opposizion­e a Palazzo Trissino – sarebbe l’ennesimo errore ed il classico caso in cui è peggio la toppa che il buco. L’operazione a due va fatta, ma operando tutti i passaggi negli organi competenti e non depositand­o un progetto di fusione mai visionato dal consiglio comunale e che i consiglier­i sarebbero chiamati unicamente a ratificare dopo l’estate».

Le minoranze hanno presentato una domanda di attualità in consiglio comunale chiedendo di conoscere, tra le altre cose, «quanti soldi sono stati spesi complessiv­amente in consulenze e advisor», ma anche «a chi ha rendiconta­to l’amministra­tore unico di Aim in questi mesi» e chiedendo infine «se è giusto che venga depositato un progetto di fusione prima che questo venga dibattuto e visionato dal consiglio comunale nelle sedi opportune».

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