Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Paiato: «Io, Rovigo e la pièce di Trevisan»
L’attrice racconta i giorni del lockdown e i progetti
Dal tragico al comico, dal grottesco al malinconico: ha molte frecce al suo arco Maria Paiato, attrice veneta tra le più apprezzate nel panorama teatrale italiano. «È stata per me una fortuna poter trascorrere il lockdown vicina alla mia famiglia a Stienta (Rovigo), dove sono nata e dove sono tornata a vivere dopo aver lasciato Roma. Sono più contenta di vivere qui nel piccolo, dove i luoghi esterni sono come un prolungamento di casa: la dimensione dispersiva della capitale ormai non mi dà più quel senso di libertà che avevo cercato da giovane, quando ho cominciato la mia carriera frequentando l’Accademia». Maria Paiato avrebbe dovuto intraprendere a marzo un secondo anno di tournée, al fianco di Massimo Popolizio nello spettacolo prodotto dal Teatro di Roma, Un nemico del popolo, nel ruolo del sindaco Peter Stockmann, un politico senza scrupoli, a cui si contrappone il fratello medico, deciso a denunciare l’inquinamento delle acque termali della sua città. «Non mi è stato difficile vestire panni maschili: un’esperienza che avevo già fatto nel 2000 interpretando Ham in Finale di partita, con la regia di Pier Paolo Sepe. L’obiettivo di Peter
Stockman – spiega l’attrice - è il benessere raggiunto a qualunque prezzo. Incarna il potere spregiudicato e a me sono bastati marsina e bastone, e un certo tipo di camminata, per caratterizzarlo».
La galleria di personaggi incarnati da Paiato è nutrita: dai classici come Medea, Ecuba, Clitemestra, fino a Erodiade di Testori e Celestina con la regia di Ronconi, e in ultimo Madre Courage di Brecht, l’artista ha sempre trovato la giusta misura per dare vita a figure tanto diverse. «Certo mi manca un Goldoni o un altro autore in lingua veneta, ma spero di poterlo fare prima o poi. Intanto, per il prossimo autunno ho in programma un testo del vicentino Vitaliano Trevisan con la regia di Giorgio Sangati, Il delirio del particolare, col quale conto di girare anche in Veneto». Durante la pausa forzata dei mesi scorsi, Paiato ha comunque lavorato in streaming partecipando a un ciclo di letture tratte da Centuria, i cento micro-romanzi fantastici di Giorgio Manganelli, progetto di Massimo Popolizio, ancora reperibili in rete sul sito del Teatro di Roma.