Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Corteo, è scontro politico «Via dal Bocciodromo» «E noi torniamo in piazza»
Evento antifascista «indisciplinato», maggioranza in rivolta
VICENZA Corteo antifascista «vietato», fuoco di fila sul Bocciodromo. Vanno all’attacco Fratelli d’Italia e Lega ma pure Idea Vicenza – Lista Rucco, con la consigliera Gioia Baggio che in una domanda di attualità denuncia come il centro sociale di via Rossi «non solo fa politica, ma lo fa abusando di spazi pubblici». Mentre dal centrosinistra si annuncia che «con Anpi e sindacati c’è convergenza per creare un “cartello” antifascista in cui inviteremo anche il Bocciodromo – annuncia Federico Formisano, Pd – abbiamo in mente più manifestazioni. Tutte nel rispetto delle regole però: non condivido che si sia andati oltre quanto era stato stabilito con la questura».
I poliziotti della Digos stanno visionando i video girati giovedì sera e sono al lavoro per denunciare i promotori dell’evento per inosservanza delle prescrizioni del questore. L’accusa è di aver trasformato la manifestazione, che doveva essere statica, in un corteo, vietato dal decreto ministeriale anti-Covid (per questo motivo scatteranno sanzioni). Una relazione verrà inoltrata in procura, segnalando la bandiera appesa al terrazzino di palazzo Trissino e l’accensione di fumogeni. Il servizio d’ordine della questura, giovedì, ha evitato ogni possibile scontro: oltre a seguire la manifestazione gli agenti hanno rintracciato in centro una quarantina di esponenti di estrema destra, facendoli rimanere nella sede del Msi.
Ma il giorno dopo è quello delle polemiche. Inizia il vicesindaco Matteo Tosetto (Forza Italia) che non critica la manifestazione in sé - «ci sta, viviamo in un Paese libero» - ma stigmatizza «il modo in cui si è svolta, in palese violazione delle prescrizioni post-Covid».
Tosetto ribadisce che «la clausola antifascista non è stata rimossa ma sostituita con una condanna a tutti i totalitarismi», e precisa che al momento la revoca della concessione degli spazi di via Rossi «non è nell’agenda della giunta». Potrebbe arrivarci a breve, però. Oltre a Idea Vicenza, infatti, anche i consiglieri comunali di FdI hanno depositato una domanda d’attualità in cui si dà solidarietà all’assessore Mattia Ierardi e al consigliere Niccolò Naclerio per le grida di «dimissioni» dei manifestanti. Analoghe grida sono arrivate all’indirizzo dell’assessore Silvio Giovine (che il documento di Fdi però non nomina).
«La misura è colma – dichiarano i consiglieri - chiediamo di far valere la clausola di decadenza della concessione in via Rossi». Altre critiche piovono sugli organizzatori del Bocciodromo dalla Lega, dall’assessore regionale Elena Donazzan (Fdi), da «Vicenza ai vicentini» e dal consigliere scledense Alex Cioni.
La manifestazione potrebbe essere però solo un inizio. «Si è trovata un’intesa per un “cartello” ampio, comprensivo di partiti, associazioni, sindacati, il mondo cattolico e pacifista» avverte Formisano. Giovedì era presente assieme ad altri consiglieri di centrosinistra, a titolo personale. «Anche se è evidente che questa amministrazione sta cercando di fare quadrato sul piano ideologico, per mascherare il nulla totale dell’azione amministrativa» rileva l’esponente del Pd. Anche la consigliera Isabella Sala (Pd) era in piazza.
«Sono andata sia in piazza Castello sia in piazza dei Signori, ma non ho fatto il corteo visto il divieto – osserva – comunque è stato pacifico, questa città ha voluto confermare il proprio antifascismo».
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Formisano (Pd) Creeremo un «cartello» antifascista: ci saranno altri eventi, ma nel pieno rispetto delle regole
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I consiglieri di FdI Basta, si faccia valere la clausola di decadenza della concessione al centro sociale La sfilata non ha rispettato le norme: denunce e sanzioni in arrivo