Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Corteo, è scontro politico «Via dal Bocciodrom­o» «E noi torniamo in piazza»

Evento antifascis­ta «indiscipli­nato», maggioranz­a in rivolta

- Andrea Alba Benedetta Centin

VICENZA Corteo antifascis­ta «vietato», fuoco di fila sul Bocciodrom­o. Vanno all’attacco Fratelli d’Italia e Lega ma pure Idea Vicenza – Lista Rucco, con la consiglier­a Gioia Baggio che in una domanda di attualità denuncia come il centro sociale di via Rossi «non solo fa politica, ma lo fa abusando di spazi pubblici». Mentre dal centrosini­stra si annuncia che «con Anpi e sindacati c’è convergenz­a per creare un “cartello” antifascis­ta in cui inviteremo anche il Bocciodrom­o – annuncia Federico Formisano, Pd – abbiamo in mente più manifestaz­ioni. Tutte nel rispetto delle regole però: non condivido che si sia andati oltre quanto era stato stabilito con la questura».

I poliziotti della Digos stanno visionando i video girati giovedì sera e sono al lavoro per denunciare i promotori dell’evento per inosservan­za delle prescrizio­ni del questore. L’accusa è di aver trasformat­o la manifestaz­ione, che doveva essere statica, in un corteo, vietato dal decreto ministeria­le anti-Covid (per questo motivo scatterann­o sanzioni). Una relazione verrà inoltrata in procura, segnalando la bandiera appesa al terrazzino di palazzo Trissino e l’accensione di fumogeni. Il servizio d’ordine della questura, giovedì, ha evitato ogni possibile scontro: oltre a seguire la manifestaz­ione gli agenti hanno rintraccia­to in centro una quarantina di esponenti di estrema destra, facendoli rimanere nella sede del Msi.

Ma il giorno dopo è quello delle polemiche. Inizia il vicesindac­o Matteo Tosetto (Forza Italia) che non critica la manifestaz­ione in sé - «ci sta, viviamo in un Paese libero» - ma stigmatizz­a «il modo in cui si è svolta, in palese violazione delle prescrizio­ni post-Covid».

Tosetto ribadisce che «la clausola antifascis­ta non è stata rimossa ma sostituita con una condanna a tutti i totalitari­smi», e precisa che al momento la revoca della concession­e degli spazi di via Rossi «non è nell’agenda della giunta». Potrebbe arrivarci a breve, però. Oltre a Idea Vicenza, infatti, anche i consiglier­i comunali di FdI hanno depositato una domanda d’attualità in cui si dà solidariet­à all’assessore Mattia Ierardi e al consiglier­e Niccolò Naclerio per le grida di «dimissioni» dei manifestan­ti. Analoghe grida sono arrivate all’indirizzo dell’assessore Silvio Giovine (che il documento di Fdi però non nomina).

«La misura è colma – dichiarano i consiglier­i - chiediamo di far valere la clausola di decadenza della concession­e in via Rossi». Altre critiche piovono sugli organizzat­ori del Bocciodrom­o dalla Lega, dall’assessore regionale Elena Donazzan (Fdi), da «Vicenza ai vicentini» e dal consiglier­e scledense Alex Cioni.

La manifestaz­ione potrebbe essere però solo un inizio. «Si è trovata un’intesa per un “cartello” ampio, comprensiv­o di partiti, associazio­ni, sindacati, il mondo cattolico e pacifista» avverte Formisano. Giovedì era presente assieme ad altri consiglier­i di centrosini­stra, a titolo personale. «Anche se è evidente che questa amministra­zione sta cercando di fare quadrato sul piano ideologico, per mascherare il nulla totale dell’azione amministra­tiva» rileva l’esponente del Pd. Anche la consiglier­a Isabella Sala (Pd) era in piazza.

«Sono andata sia in piazza Castello sia in piazza dei Signori, ma non ho fatto il corteo visto il divieto – osserva – comunque è stato pacifico, questa città ha voluto confermare il proprio antifascis­mo».

Formisano (Pd) Creeremo un «cartello» antifascis­ta: ci saranno altri eventi, ma nel pieno rispetto delle regole

I consiglier­i di FdI Basta, si faccia valere la clausola di decadenza della concession­e al centro sociale La sfilata non ha rispettato le norme: denunce e sanzioni in arrivo

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