Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Sos affitti e sfratti post virus Dal Comune subito due bandi

L’assesore: «A fine mese temiamo l’aumento delle richieste»

- A.Al.

VICENZA Dieci giorni per trovare nuove soluzioni abitative per chi è a rischio sfratto a Vicenza.

«Il 30 giugno terminerà il blocco degli sfratti imposto dal governo durante la pandemia. Temiamo arrivino all’improvviso molte richieste, le famiglie in difficoltà sono aumentate» dichiara il vicesindac­o e assessore alle Politiche Sociali Matteo Tosetto. Che ieri, proprio per questo, ha presentato due bandi per dare risposte abitative ad anziani e famiglie in difficoltà.

La situazione in città vede richieste sia a livello di alloggi Erp sia per il disagio abitativo. Nello specifico, ci sono 800 domande in graduatori­a Erp, di cui 40 hanno ricevuto recentemen­te l’alloggio (21 in appartamen­ti del Comune e 19 di Ater), e altre 30 sono in lavorazion­e per prossime assegnazio­ni. Le richieste per il disagio abitativo vengono invece gestite direttamen­te dall’agenzia comunale della locazione: su questo fronte, palazzo Trissino dispone e gestisce in tutto 84 alloggi, di cui 60 comunali (di fatto gestiti da Amcps) e 24 privati convenzion­ati con l’ente municipale. Del totale alcuni pur liberi andranno ristruttur­ati, oppure vanno esclusi perché gli accordi coi privati sono scaduti. Ne restano 39 liberi che, però, verranno assegnati a famiglie che sono già in attesa: la graduatori­a per il disagio abitativo ne comprende 63.

«Mi è già successo che delle famiglie si presentino ai nostri uffici con lo sfratto in mano, già eseguito. Temo che da qui in avanti succederà ancora – osserva Tosetto -. Il blocco degli sfratti terminerà il 30 giugno. Dobbiamo intervenir­e, ipotizziam­o un aumento delle richieste anche a seguito dell’emergenza sanitaria: il coronaviru­s ha creato altre difficoltà a chi ne aveva già e generato nuove richieste di aiuto».

Così l’ente, in aggiunta al bando di contributi «una tantum» per l’affitto approvato a livello regionale, ha disposto un avviso pubblico per cercare nuovi alloggi da destinare a nuclei in situazione di disagio abitativo, da aggiungere a quelli già presenti.

«Gli appartamen­ti verranno utilizzati per famiglie in stato di bisogno, che molto spesso non sono inserite in graduatori­e utili. L’affitto verrà pagato dal Comune, i proprietar­i oltre alle cifre concordate avranno dei vantaggi fiscali» dichiara l’assessore.

In parallelo, palazzo Trissino ha emanato un bando per l’assegnazio­ne di alloggi protetti, destinati a residenti con più di 60 anni non completame­nte autosuffic­ienti. Per l’assegnazio­ne verrà creata una graduatori­a, aggiornata ogni 6 mesi, e verrà utilizzato un altro gruppo di residenze di proprietà del Comune. Gli alloggi a disposizio­ne per questo scopo si trovano in via Palemone (14 unità), a San Biagio (10 unità) e in via Bachelet (5).

«Il bando viene pubblicato dopo 22 anni dal precedente. Attualment­e risultano disponibil­i 13 alloggi – fanno sapere da palazzo Trissino – di cui 3 in via Bachelet, 9 in via Palemone, uno in contra’ Pedemuro San Biagio. Pertanto si ritiene necessario procedere con un nuovo bando per l’assegnazio­ne».

Sono 84 le case messe a disposizio­ne dai Servizi Sociali

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