Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Edizione, 2020 in affanno
Edizione, la holding di casa Benetton, chiude il 2019 con utili in discesa (niente dividendi) e con la previsione di un 2020 molto impattante sui conti.
TREVISO Un utile netto che scende a 55 milioni dai 184 di un anno fa e la decisione, anche alla luce di questo dato, di non distribuire dividendi.
Edizione Holding, la cassaforte della famiglia Benetton, si avvicina all’assemblea del prossimo 21 luglio, nella quale dovranno essere eletti il nuovo Consiglio di amministrazione e il collegio dei sindaci (con la probabile conferma per un altro anno di Gianni Mion alla presidenza), con un quadro dei conti 2019 indebolito e che non può non lasciare importanti interrogativi su ciò che si potrà leggere nelle tabelle fra un anno. Cioè quando saranno trasformate in numeri le ricadute economiche della pandemia, inimmaginabile fino a pochi mesi fa, e che relativamente a Edizione va ad incidere in modo pesante soprattutto sugli asset di Atlantia, cioè quelli collegati ai trasporti.
Uno sguardo al complesso degli indicatori rileva un incremento dei ricavi a quasi 18 miliardi, rispetto ai poco più di 13 di un anno fa, e questo principalmente grazie all’ingresso a tutti gli effetti di Abertis nel gruppo. Anche se si deve alla controllata spagnola delle autostrade più delsioni. la metà (21,5 miliardi) dell’indebitamento finanziario netto, che sfiora i 40,5 miliardi di euro (39,3 nel 2018), di cui 36,7 addebitabili alle infrastrutture di trasporto. Ed è sempre in larga misura per l’operazione Abertis, cioè la manovra congiunta con cui Atlantia e Acs-Hochtief si sono equamente spartite l’acquisto della società iberica spendendo in tutto 16,5 miliardi, se l’utile consolidato di Edizione si abbassa fino ai livelli attuali.
Si tratta evidentemente di una dimensione non proporzionata al contestuale calo dell’Ebit del 4% (1.935 milioni), condizionato dall’accantonamento prudenziale di 1,5 miliardi deciso dalla controllata Autostrade per l’Italia (Aspi) in attesa di una soluzione delle contestazioni per il crollo del Ponte Morandi di Genova e del conseguente rischio di revoca delle concesMa «I risultati del 2019 – ha sottolineato ieri il Cda - non devono farci dimenticare le drammatiche conseguenze della pandemia legata al Covid-19 che, da inizio 2020, ha fortemente impattato tutti i settori in cui il Gruppo opera, a partire dal drammatico calo del traffico autostradale e aeroportuale. Desideriamo innanzitutto rivolgere il nostro pensiero, e il nostro ringraziamento, alle oltre 100 mila persone del Gruppo, delle quali oltre 30 mila in Italia, che con professionalità e senso del dovere hanno continuato a impegnarsi, pur in situazioni ambientali e sanitarie di grande difficoltà, garantendo servizi pubblici essenziali per la collettività e permettendo la necessaria operatività».
Un ulteriore passaggio, non privo di significati fra le righe, viene infine dedicato dal board di Edizione al rapporto con le società ad essa riferibili. «La holding – si legge nella nota - continuerà a essere a fianco delle sue società controllate e partecipate per favorirne la crescita e lo sviluppo, anche coinvolgendo partner che ne condividano strategia e governance».