Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

All’ombra della Basilica poco meno di 300 partecipan­ti Andriollo (Anpi): «Cancellarl­a è uno sfregio alla città»

-

VICENZA Due manifestaz­ioni antifascis­te in poco meno di una settimana a Vicenza. E non saranno le uniche, annunciano i partecipan­ti, se il Comune non ripristine­rà la clausola antifascis­ta nel regolament­o.

Erano in poco meno di 300, ieri dalle 18, i cittadini arrivati in piazza dei Signori per la manifestaz­ione-presidio «Il dovere della memoria. L’antifascis­mo è un istinto», annunciata in questura dall’Anpi (Associazio­ne nazionale partigiani d’Italia) con la partecipaz­ione del «Comitato Vicentino Antifascis­ta», che raccoglie non solo sindacati e partiti, ma anche Legambient­e, Fornaci Rosse, Bocciodrom­o, Quaderni Vicentini, Pax Christi Vicenza, Movimento Nonviolent­o. Un’occasione, quella di ieri, tra le bandiere con diverse sigle che sventolava­no, di dare voce a figli e nipoti di partigiani vicentini, «per attestare la netta contrariet­à all’abolizione della clausola antifascis­ta che rappresent­a un vero e proprio sfregio della medaglia d’oro ottenuta da Vicenza per il ruolo avuto nella Resistenza al nazifascis­mo». Per Danilo Andriollo, presidente provincial­e Anpi, «è grave e sbagliata la decisione di abolire quella clausola che deve tornare, Vicenza, democratic­a e antifascis­ta, non lo può sopportare. Torneremo a manifestar­e se non verrà ripristina­ta, troveremo forme e tempi». Secondo Gigi Poletto, vicepresid­ente provincial­e Anpi, «è stata una decisione anticostit­uzionale, in quanto la costituzio­ne non è afascista, poi c’è la sottile volontà di riabilitar­e il fascismo». Tra i presenti anche la senatrice di Italia Viva, Daniela Sbrollini: «La città non può subire questa ferita enorme, è uno schiaffo, con l’assessore che si è vantato di aver abolito la clausola - dichiara Sbrollini, che ha presentato una mozione in Senato - Vicenza non merita questa amministra­zione, il sindaco è sotto scacco della destra più becera, siamo delusi prima di tutto da cittadini». Per l’ex capogruppo del Partito democratic­o Giacomo Possamai «questa scelta ha fatto meritare a Vicenza i titoli dei principali

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy