Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Morto durante il lavoro, la famiglia: dopo due anni nessun risarcimento
VICENZA Investito dallo scoppio di una tubatura ad alta pressione durante il turno di lavoro. Era il 22 febbraio 2018 quando Andrea Ponzio, 35 anni, vicecapo della manutenzione alle Afv Acciaierie Beltrame Spa, è morto. Gli accertamenti svolti dai tecnici dello Spisal e la relazione del consulente del pubblico ministero depositata a fine 2018 hanno cristallizzato le responsabilità eppure, così come fanno sapere i legali della famiglia, gli avvocati Giacomo Zanella e Federica Casarotto, la compagnia di assicurazione sta gestendo a rilento la posizione, procrastinando il risarcimento agli eredi.
Stando a quanto ricostruito il manutentore, che ha lasciato una compagna e una bimba di 4 anni, era stato colpito al volto e al corpo da un tubo che si era staccato per il cedimento della filettatura che raccordava il tubo alla testa del pistone di un forno all’interno delle acciaierie. Le indagini hanno accertato violazioni di norme in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro e il consulente tecnico ha evidenziato le responsabilità delle parti. Tanto che il pm Alessia La Placa ha notificato la conclusioni indagini sia agli apicali della Beltrame che ai legali rappresentanti delle aziende da cui Beltrame aveva acquistato il forno (Tenova spa) e a cui aveva commissionato gli interventi di modifica del forno (F&A srl). L’udienza preliminare è fissata a settembre. La procura in particolare contesta alle acciaierie di via della Scienza la mancata valutazione del rischio e la mancata adozione di misure di prevenzione e protezione per la gestione del rischio e per le verifiche sulle attività svolte dalla società appaltatrice, e a F&A srl e Tenova spa la fornitura di macchinari e pezzi sostitutivi privi dei requisiti previsti ex lege. Stando ai legali che tutelano la vedova e la figlia di Ponzio, i genitori e il fratello, la famiglia «ha pieno diritto di ottenere un idoneo ristoro del danno dalla compagnia assicurativa di Afv, a prescindere da eventuali ripartizioni di responsabilità tra i coimputati».