Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Marcolini: «Biancoross­i protagonis­ti anche in B»

Il tecnico ligure: «Tra i cadetti servono fisicità e organizzaz­ione e il Lane su questo ha già una buona base. Se poi si aggiunge una società solida e un Di Carlo preparatis­simo, cambierà poco»

- Luisa Nicoli

Michele Marcolini è in attesa di una chiamata, dopo l’esonero a marzo dalla guida del Chievo Verona (ottavo in classifica). L’allenatore di Savona, già sulla panchina di Albinoleff­e, Avellino, Alessandri­a e del Real Vicenza nel 2014/2015 (allora la seconda società cittadina), per due stagioni ha vestito maglia biancoross­a, 2001-2003, e dopo la promozione in B del Vicenza di Di Carlo il primo augurio, oltre che alla squadra e alla città, lo manda all’ex compagno Luca Rigoni, dalla scorsa estate centrocamp­ista del Lane: «Lui ha fatto una scelta di cuore, scendendo di categoria per tornare a Vicenza - spiega Marcolini - e l’ha fatto con la consapevol­ezza di togliersi delle soddisfazi­oni. Sono contento perché è un bravo ragazzo e un grande profession­ista. E ovviamente sono contento per Vicenza, lì sono stato bene. È una società che in C non doveva starci. Anzi era un dolore vederla in quelle categoria e anche in difficoltà dal punto di vista societario. Adesso tutto è cambiato ed è una delle più belle realtà come società, la risposta è arrivata subito con la promozione, grazie all’ottimo lavoro di Magalini e Di Carlo».

Fondamenta­le per Marcolini avere alle spalle una società solida e adesso, dice, a Vicenza c’è: «Conta tantissimo. Non è mai facile vincere e si dà per scontato a volte che il blasone possa bastare ma non è così. Ci vogliono sostanza, serietà, una società che costruisca qualcosa. Lo si è visto anche dalle tre promosse, Monza, Reggina e Vicenza, si sono mosse bene, con un mercato importante, costruite con equilibrio, con nomi ma anche valori e con allenatori di esperienza». E in serie B per il Vicenza il tecnico di Savona vede meno rischi rispetto alla Lega Pro: «Meglio la B che la C, campionato molto difficile, intenso. Per il Vicenza la promozione è un bel sospiro di sollievo. Credo debba affrontare la nuova avventura con entusiasmo e con i piedi per terra, ma sapendo di poter essere una realtà importante anche in B. Con il giusto equilibrio, senza voler ottenere subito quello che tutti sognano, ma con organizzaz­ione, per gradi. Ma lo hanno fatto, e bene, in Lega Pro e sono sicuro che lo faranno anche in B». E sulla B continua: «I giocatori fanno la differenza, sempre. Ci sono quelli che ti fanno vincere in C come in B. Nella serie cadetta ci vuole più fisicità, soprattutt­o in determinat­e situazioni e in un calcio di alto livello rispetto alla Lega Pro il gap fisico si fa sentire. Ma il Vicenza è squadra già strutturat­a, con giocatori di esperienza, per loro cambierà poco. In B c’è anche più qualità ma è normale salendo un gradino nella categoria».

Poi il tecnico Marcolini conclude: «Questo è stato un anno ricco di soddisfazi­oni per il Vicenza, credo che grande merito vada al mister. Ai tifosi e alla città auguro di potersi divertire anche il prossimo anno e a Di Carlo di poter continuare su questa strada, perché se lo merita: vincere non è mai facile e lui ci è riuscito più di una volta».

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(foto Chievo Verona) Esperienza Michele Marcolini sulla panchina del Bentegodi

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