Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Terzo intervento per Zanardi, «Forza Alex» a Noventa
NOVENTA PADOVANA Terzo intervento chirurgico per Alex Zanardi che ieri è tornato sotto i ferri dopo il gravissimo incidente dello scorso 19 giugno nel Senese quando è finito contro un camion percorrendo una discesa con la sua handbike. Il campione paralimpico che vive a Noventa Padovana è in cura all’ospedale della città toscana dove i professionisti del maxillofacciale e della neurochirurgia gli hanno eseguito in mattinata una ricostruzione del cranio, stabilizzando le zone interessate dal trauma. L’operazione è durata circa 5 ore, poi Zanardi è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dove resta sedato e ventilato meccanicamente. Le sue condizioni rimangono stabili dal punto di vista cardio-respiratorio e metabolico e gravi da quello neurologico. La prognosi è ancora riservata. «Le fratture erano complesse- ha spiegato il professor Paolo Gennaro, direttore della Uoc Senese - questo ha richiesto un’accurata programmazione con tecnologie tridimensionali fatte a misura del paziente». I bollettini medici che arrivano dalla città toscana tengono col fiato sospeso Noventa che ogni giorno spera nel ritorno a casa del bolognese, cittadino adottivo del paese nell’hinterland Padovano, dove da ormai due settimane campeggia in piazza Europa uno striscione con la foto del campione che recita «Forza Alex». Anche ieri nei bar dove Zanardi spesso si fermava per una colazione non si parlava d’altro coi commercianti che nei giorni passati hanno voluto esporre delle immagini dell’atleta sorridente. Intanto proseguono le indagini della Procura di Siena che vuole chiarire tutti i lati oscuri nella dinamica dell’incidente . È prevista a metà luglio la perizia del professor Dario Vangi (Università di Firenze) che su disposizione dei magistrati dovrà fornire una valutazione sulle condizioni del manto stradale tra Pienza e San Quirico d’Orcia dove è avvenuto lo scontro. Il docente avrà anche il compito di esaminare il mezzo a tre ruote su cui viaggiava Zanardi per stabilire se tra le cause della perdita di controllo ci sia un guasto o un malfunzionamento dell’handbike.