Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Virus, saltano i fuochi del Redentore
Contagiate anche due sorelline di 3 e 6 anni e una novantenne: la badante è infetta
Niente fuochi del Redentore, la notte del 18 luglio. Lo ha deciso il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per non esporre cittadini e turisti al rischio Covid, che negli ultimi 15 giorni nel Veneto ha contagiato altre 88 persone. Soprattutto straniere: su 24 focolai, 15 sono di importazione dall’estero.
Anche se lentamente, ha ripreso a salire nel Veneto la curva del contagio da Covid-19, alimentata quasi esclusivamente da stranieri: dal 25 giugno al 7 luglio si sono registrati 88 nuovi casi. Intercettati grazie a una media di 572 tamponi per centomila abitanti, contro i 475 di parametro nazionale. I 13 contagi di ieri (totale di 19.364) riguardano un nigeriano di 26 anni, un 34enne del Kenya, un
43enne del Congo, una signora kosovara di 55 anni, un uomo della Costa d’Avorio di 51, un’ucraina di 68, un serbo di
58 anni e un 49enne del Camerun. E poi ci sono cinque italiani: due sorelline di 3 e 6 anni che si aggiungono alla bimba di un anno trovata positiva al tampone mercoledì, un’anziana di 93 anni con badante ucraina già infetta, una novantenne e un cinquantenne. In più si è positivizzato l’ottavo dei dieci stagionali bengalesi giunti a Jesolo nei giorni scorsi per lavorare in hotel, bar e ristoranti e ora in isolamento domiciliare insieme a 20 loro contatti. «Quindici degli attuali 24 focolai rilevati in Veneto sono di importazione da Camerun, Bangladesh e Sri Lanka — spiega Giorgio Palù, professore emerito di Virologia all’Università di Padova e consulente della
Regione —. Adesso il coronavirus si diffonde meno, perché disturbato dal caldo e dall’umidità, che gli impediscono di arrivare oltre il metro di distanza, ma se avessimo bloccato i voli dai Paesi extra Ue già in gennaio, non avremmo a che fare con nuovi casi. Stiamo pagando il troppo buonismo, l’Europa blocchi le frontiere e controlli chi vi si presenta».
Palù lancia poi un appello alle autorità italiane ed europee: «Basta con gli pseudo virologi che vanno a dire di tutto in tv, se davvero vogliamo evitare altre pandemie, si attivino centri nei quali i virologi veri della parte umana, animale e ambientale possano lavorare insieme per studiare le patogenesi, i virus, i vaccini. Altrimenti il Covid-19 non ci avrà insegnato nulla». «Finchè non ci sarà il vaccino, non potremo avere la certezza che l’infezione si spenga da sola
— avverte il professor Stefano Merigliano, presidente della Scuola di Medicina di Padova —. Visto che i nuovi casi arrivano da Paesi con sistemi sanitari più deboli del nostro, si dispongano tampone e quarantena per tutti gli stranieri in entrata».
Una risposta importante arriva dal ministro della Salute, Roberto Speranza: ieri ha firmato un’ordinanza con cui vieta ingresso e transito in Italia alle persone che nei 14 giorni antecedenti abbiano soggiornato o siano passati in Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana. Per garantire «un adeguato livello di protezione sanitaria» sono inoltre stati sospesi i voli diretti e indiretti da e per i Paesi indicati. E’ stata dunque accolta la richiesta avanzata dal Veneto e dalle altre Regioni. «Nel mondo la pandemia è nella sua fase più acuta — dice Speranza — non possiamo vanificare i sacrifici compiuti dagli italiani in questi mesi. Abbiamo allora scelto la linea della massima prudenza».
Linea abbracciata anche dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha deciso di annullare i fuochi del Redentore previsti la notte del 18 luglio. «Venezia non si può permettere il lusso di mettere minimamente a rischio la salute dei propri cittadini — dichiara Brugnaro—. Faremo comunque il ponte votivo con inaugurazione venerdì sera, riservata solo a un rito liturgico. Il ponte non sarà disponibile per l’attraversamento, proprio per evitare qualunque tipo di assembramento. Vigileremo perché immagino che comunque qualcuno voglia festeggiare con tavoli alla Giudecca: chiederemo di rispettare le misure di distanziamento. Abbiamo poi immaginato di preparare quattro barche distanziate che percorreranno il Canal Grande, così da sottolineare una serata per noi molto importante. Sarà un Redentore diverso — chiude Brugnaro — più partecipato, più romantico e significativo, dato il momento che stiamo vivendo».
Il governatore Luca Zaia ha invece prorogato fino al 31 luglio le due ordinanze emanate il 13 giugno scorso e che riguardano le riaperture di cinema, teatri, sagre, fiere, sale giochi, Casinò di Venezia, piscine, il riavvio degli sport di contatto, dei centri diurni per anziani, minori e disabili e l’apertura dei centri estivi. «Il numero di nuovi casi di infezione rimane nel complesso contenuto — si legge nel provvedimento diffuso ieri dalla Regione —. Questo avviene grazie alle attività di testing-tracing-tracking che permettono di interrompere potenziali catene di trasmissione sul nascere. La riduzione nei tempi tra l’inizio dei sintomi e diagnosi/isolamento consente una più tempestiva identificazione e assistenza delle persone che contraggono l’infezione».
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