Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Zero turisti e alberghi vuoti nei negozi via alle svendite
Ripresa commerciale a rilento. Borriero: questo 2020 sarà complicato
BASSANO Sulla ripresa commerciale bassanese pesa l’assenza dei turisti. Nonostante siano state messe in atto diverse azioni per il rilancio del post emergenza, nei negozi e pubblici esercizi cittadini si fa sentire il sensibile calo dei visitatori. «Bassano è una città a vocazione turistica e fino a quando questo settore non tornerà a girare, sarà difficile recuperare - osserva Alberto Borriero, referente dei negozianti cittadini iscritti a Confcommercio - Finora si registra solo una lieve ripresa del turismo d’affari, ma è poca cosa rispetto a quello dei vacanzieri. Vedremo come si evolverà la situazione tra agosto e settembre, anche se abbiamo l’impressione che ci vorranno parecchi mesi prima di ritornare ai livelli precedenti la pandemia». A mancare, quindi, sono soprattutto quei turisti che per qualche giorno facevano tappa in città in concomitanza dei grandi eventi o anche solo per trascorrere un fine settimana diverso. La cancellazione della manifestazioni di richiamo ha sicuramente influito. Da anni, luglio era il mese di «Bassano sotto le stelle». Le conseguenze del Covid 19 hanno costretto ad annullare la manifestazione che si svolgeva nelle serate dei mercoledì portando in centro, ad ogni appuntamento, migliaia di persone che tra un acquisto e un drink seguivano spettacoli, concerti, animazioni, danza. «Erano soprattutto le occasioni di intrattenimento a richiamare gente- spiega Borriero - mancando queste, decadono anche le condizioni per riproporre le serate. Rivedere la formula non avrebbe avuto senso: funziona così, come è stata impostata. E poi non credo sia sufficiente tenere aperti alcuni negozi di sera per avere lo stesso flusso di persone. In qualsiasi caso, non è il momento di favorire la concentrazione di pubblico: ci stiamo impegnando per far rispettare il distanziamento, soprattutto nei locali pubblici, e le norme sulla sicurezza. Inoltre, basta un colpo di tosse per far ripartire l’emergenza o creare allarmismi. L’abbiamo visto anche di recente con la vicenda dell’imprenditore del Basso Vicentino». Borriero aggiunge: «Avere annullato l’evento ci dispiace molto, anche perché portava un po’ di vivacità e di leggerezza. Indubbiamente contribuiva all’economia della città: era come avere 4 o 5 sabati di shopping in più in un mese». La speranza di rimettere in moto la macchina degli acquisti è rinviata al periodo dei saldi che quest’anno inizierà al primo di agosto. Nel frattempo, sulle vetrine di alcune attività è comparsa la scritta «promozioni» o «svendite» come prevede la specifica deroga.