Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Quando la spiaggia è tra le rive di un lago
Picnic, camping, passeggiate, pesca sportiva. Dalle Dolomiti al Garda le alternative al mare
Per chi ama la natura, l’acqua e il sole, alle spiagge (più o meno) affollate del litorale marino c’è un’alternativa che in quest’estate di timori e divieti sta diventando tendenza: una gita al lago. Il Veneto, tra bacini di grande volume e piccoli gioielli, offre ai vacanzieri tantissime possibilità di scelta. Impossibile non iniziare dal lago di Garda la cui sponda veronese offre alcune delle spiagge più gettonate. Tra i luoghi più isolati ma impreziosito da scorci magici c’è la Spiaggia delle Sirene a Garda, all’interno del Parco delle Sirene. Tra freschi uliveti e alti cipressi, qui si può prendere il sole con in mano un cocktail servito dal bar della spiaggia. Altro must del Garda è Malcesine che permette di fare il bagno alla vista del castello medioevale e del Monte Baldo. Se poi si cerca una spiaggia sabbiosa e morbida per passeggiate in relax la meta è più a Sud, a Lazise, ideale per chi ama il camping. A due passi da Vittorio Veneto, Treviso, e collegati tra loro da un piccolo istmo, si trovano i due specchi d’acqua del lago di Lago e il lago di Santa Maria. I due bacini di origine glaciale offrono prati con aree attrezzate per un picnic, luoghi dove fare il bagno e altri dedicati alla pesca sportiva. Da non perdere una vista al Parco Archeologico didattico del Livelet con il villaggio di palafitte ricostruito in riva al lago, in un ambiente naturale simile a quello del passato più lontano.
L’estensione, di quasi otto chilometri quadrati, lo rende il secondo più grande lago del Veneto e il primo della provincia di Belluno. Il lago di Santa Croce in Alpago, in estate è la meta ideale per i vacanzieri che vogliono riposarsi sulle spiagge o sui prati e cercare nell’acqua un po’ di refrigerio, ma è altrettanto famoso per lo sport. Grazie al vento che spira da Sud verso Nord nel pomeriggio, è tra i più amati da
windsurfisti e velisti che escono in località Poiatte e tra i kiters nella zona Nord.Sempre nel Bellunese, nel Cadore, c’è il lago di Calalzo, immerso nei boschi, che ogni anno attira migliaia di visitatori per le spiagge come quella di Miralago a Pieve e quella nelle vicinanze del ponte Vallesella. Se anche qui si pratica windsurf e si può andare in canoa, impossibile non visitare l’adiacente Area naturalistica termale archeologica di Làgole, con una ventina di sorgenti termali, ritenuta sacra dal VI sec. a.C. fino al IV dopo Cristo. Il più grande, il laghetto delle Tose, era frequentato dalle ragazze del posto, che immergendovi avrebbero ricevuto benefici per la bellezza.
Salendo di quota e arrivando a 1754 metri di altitudine, il Cadore regala lo spettacolo naturale del lago di Misurina. Famoso come meta per chi soffre di disturbi respiratori, nella «Perla delle Dolomiti» si può fare il bagno (solo per chi ama l’acqua fredda). Tutt’intorno allo specchio d’acqua si ammirano le Tre Cime di Lavaredo, il Sorapiss, i Cadini e il Cristallo, raggiungibili dal lago attraverso escursioni. L’itinerario si conclude sulle sponde del lago di Mis a Sospirolo, immerso nel parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi: qui è d’obbligo farsi tentare da una gita in canoa a pelo d’acqua.