Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Abbonamenti bus, 30 mila rimborsi
Non sono stati usati nel lockdown, da lunedì si può chiedere di ristoro a Svt
VICENZA Negli ultimi mesi Svt (Società vicentina trasporti) ha ricevuto oltre 15 mila richieste di informazioni per i rimborsi degli abbonamenti che non sono stati usati durante lockdown. L’attesa ormai è finita: da lunedì - con un modulo che si deve scaricare nel sito di Svt- si potrà fare richiesta di ristoro. Le domande attese sono un po’ meno di trentamila, pari agli abbonamenti degli studenti. Il rimborso si tradurrà in sconti per l’anno prossimo.
VICENZA L’attesa era tanta, visto che negli ultimi mesi l’azienda ha ricevuto oltre 15 mila richieste di informazioni proprio in merito a modalità e tempistiche del rimborso. Ora si apre la possibilità per i vicentini di ricevere un ristoro degli abbonamenti inutilizzati – causa lockdown – del trasporto pubblico locale. L’azienda titolare del servizio in città e in provincia, Svt (Società vicentina trasporti), ha infatti annunciato le modalità del rimborso, che si potrà chiedere a partire da lunedì e fino al 31 ottobre. La procedura non è banale perché i numeri dei vicentini che utilizzano con assiduità i mezzi pubblici per spostarsi in ogni angolo della provincia sono degni di nota: lo scorso anno la società ha registrato 36.348 abbonamenti urbani ed extraurbani, di cui oltre 29 mila relativi a studenti e circa 6.500 per lavoratori. La maggior parte di questi, ovvero almeno tutti i titoli posseduti da studenti, hanno la possibilità di chiedere il ristoro per la parte relativa ai mesi non utilizzati a causa della quarantena forzata per la pandemia da Covid19 e che tra marzo e maggio ha imposto lo stop agli spostamenti in tutta Italia. Il periodo di rimborso è stabilito in 101 giorni (dal 27 febbraio al 6 giugno) per gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori e in 71 giorni (dall’8 marzo al 17 maggio) per universitari e lavoratori. A tutti, in ogni caso, il ristoro non avverrà con somme di denaro ma con uno sconto che Svt applicherà sul primo abbonamento sottoscritto per la stagione
2020-2021, oppure, per chi non si trovasse nelle condizioni di richiedere un nuovo abbonamento, attraverso l’emanazione di biglietti singoli per il valore corrispettivo. Le modalità per ottenere lo sconto sono precise: chi vuole ottenere il rimborso dovrà compilare il modulo presente sul sito www.svt.vi.it e spedirlo, compilato, all’indirizzo di posta elettronica segnalato
(rimborsi-covid-19@svt.vi.it),
” Acerbi Risultato importante per arginare gli effetti negativi del lockdown nei bilanci delle famiglie e agevolare le stesse nella ripartenza
con allegata la documentazione richiesta e seguendo le direttive dell’azienda, che ha segnalato online tutta la procedura da rispettare. A domanda presentata – e accolta – i titolari degli abbonamenti non utilizzati riceveranno un voucher cartaceo da presentare in occasione del rinnovo dei titoli di viaggio in una delle 18 agenzie autorizzate in tutta la provincia, dal Bassanese all’Alto Vicentino, dal basso Vicentino allo sportello della sede di Svt in viale Milano. «Aver raggiunto il massimo margine di rimborsi sul periodo di non utilizzo degli abbonamenti è un risultato importante – dichiara il consigliere provinciale delegato ai Trasporti, Giancarlo Acerbi – nell’ottica di arginare gli effetti negativi del lockdown nei bilanci delle famiglie e di agevolare le stesse nella ripartenza a settembre». Per il presidente di Svt, Cristiano Eberle, «la pandemia ha inciso e nei prossimi mesi inciderà ulteriormente sul trasporto pubblico locale e questo implica un rinnovato senso di responsabilità non solo dell’azienda ma anche dell’utenza e di tutti coloro che a vario titolo sono coinvolti».
Nel frattempo, in tema di contributi legati alla pandemia da Covid-19 il Comune di Vicenza guarda anche al settore della Cultura. La chiusura dei musei in periodo di quarantena, infatti, ha provocato una riduzione degli introiti stimata in 386 mila euro, prendendo a riferimento lo stesso periodo dello scorso anno. Per questo Palazzo Trissino ha inoltrato al ministero per i Beni culturali la richiesta di contributo a sostegno dei musei civici della città nell’ambito del riparto di quota parte del fondo emergenza imprese e istituzioni culturali.