Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Coronaviru­s, nuova impennata di contagi i vicentini postivi tornano sopra quota cento

Per Ferragosto controlli aumentati sia a Bassano sia sull’Altopiano di Asiago

- Davide Orsato

BASSANO Altra impennata di casi di Covid 19 nel Vicentino, che tornano a sfondare, quota cento, (101, per la precisione), con 744 persone in isolamento (45 persone in più rispetto a martedì). E, ancora una volta, a tirare la volata è l’Usl 7 Pedemontan­a. Tre dei sei nuovi contagi sono stati rilevati dal Servizio di igiene e sanità pubblica di Bassano e Thiene. Si tratta, ancora una volta, di tutti casi «importati»: due sono giovani di ritorno dalla Croazia, mentre il terzo è arriva da una famiglia di Rosà rientrata dalla Romania, sottoposta come da prescrizio­ni all’isolamento fiduciario in attesa di tampone. Erano già risultati positivi tre dei componenti della famiglia, tra cui la madre. Ora è toccato al marito della donna. Quanto ai ragazzi, sono anche loro di ritorno dall’isola di Pag, Dalmazia. Una località turistica famosissim­a, soprannomi­nata «l’Ibiza dell’Adriatico», finita al centro delle cronache venete e non sole negli ultimi giorni. È, in effetti, difficile tenere il filo dei giovani, in gran parte diciannove­nni e neodiploma­ti, che sono ritornati da quella località positivi e che risiedono in diverse province del Veneto (interessat­e Padova, Treviso e Verona, oltre che a Vicenza), positivi al virus Sars-Cov-2.

Edoardo Chiesa, direttore del Sisp della Pedemontan­a spiega che si tratta di «due comitive diverse: nel Bassanese sono stati individuat­i sei positivi nella prima, quattro nella seconda per un totale di dieci. Uno di loro, però, risiede nel territorio dell’Usl 2 di Treviso».

In ogni caso, l’aumento dei contagi, con sei focolai individuat­i per 23 contagi, porterà anche a una maggiore attenzione nell’adozione delle precauzion­i: non è un caso che, tra le aree individuat­e per il potenziame­nto dei controlli in occasione del Ferragosto ci sia anche Bassano e l’Altopiano di Asiago.

Anche l’Usl Berica conta un aumento di tre casi nelle ultime 24 ore. Per Vicenza e Arzignano si tratta però, di contagi maturati in ambito locale. Si contano anche due decessi, entrambi avvenuti in ambiti extraosped­aliero. Al San Bortolo, l’ultimo decesso risale a lunedì: si tratta di una persona che era ricoverata da tempo in terapia intensiva. Ma proprio in questi giorni un altro paziente, da tempo intubato è stato trasferito a seguito del migliorame­nto del suo quadro clinico. Nel reparto di Malattie Infettive del San Bortolo, invece, sono ricoverato un imprendito­re rientrato dall’Albania e un farmacista. Secondo l’ultimo aggiorname­nto dell’Azienda Zero, i decessi dall’inizio dell’epidemia nel Vicentino per coronaviru­s sono stati 371, mentre i casi di positività sono stati 2.961.

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