Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Alta Velocità, i timori di Altavilla «Cantieri in una zona già trafficata»

Il sindaco: «Fortunatam­ente ci saranno pochissimi espropri»

- Mauro Della Valle

ALTAVILLA «Speriamo non sia un percorso avventuros­o come quello di “Sette anni in Tibet”». Esordisce con una battuta il sindaco di Altavilla Vicentina Carlo Dalla Pozza, che assieme al suo vice delegato alla viabilità e grandi infrastrut­ture si dovrà confrontar­e, di qui a fine mandato, con i lavori del primo lotto della nuova tratta dell’alta velocità ferroviari­a Verona-Vicenza.

Il riferiment­o al celebre film non è casuale dato che il raddoppio dei binari, con tutte le opere complement­ari, dovrebbe diventare realtà tra poco meno di sette anni. «Sarei un bugiardo se dicessi che non siamo preoccupat­i - aggiunge il sindaco - perché basta guardare una mappa del territorio per vedere che proprio all’altezza del nostro comune e fino a Vicenza, autostrada A4, ferrovia, regionale 11 e provincial­e 34 (la strada del Melaro, Ndr), s’infilano in una sorta di imbuto. Sei chiloespro­priato metri sui quali si interverrà con sottopassi e sovrappass­i che inevitabil­mente avranno pesanti ricadute sulla viabilità ordinaria. Oltretutto vanno considerat­i anche i lavori al casello autostrada­le di AlteMontec­chio, previsti fra circa un anno e mezzo, che dovranno raccordars­i con la nuova superstrad­a Pedemontan­a Veneta e che finiranno per convogliar­e anch’essi il traffico verso Alte». Dalla Pozza aggiunge: «Fortunatam­ente la nuova linea corre su terreni che sono già di proprietà delle Ferrovie, per cui non saranno necessari dolorosi espropri: una sola vecchia abitazione verrà abbattuta e i proprietar­i di una villa storica vedranno una parte del loro terreno. È chiaro che proprio per la conformazi­one del territorio il nostro principale compito sarà quello di vigilare sul cronoprogr­amma e su tutte le opere di mitigazion­e e di compensazi­one che sono state inserite in progetto». L’elenco è lungo: «Tra le altre opere - aggiunge il sindaco di Altavilla è previsto un nuovo parcheggio di 100 posti che verrà couna struito a sud della ferrovia, con un sottopasso che ne consentirà l’accesso diretto senza l’attraversa­mento dei binari. Quanto alle grandi opere ci sarà di che sbizzarrir­si visto che sul nostro territorio il progetto prevede un ulteriore rifaciment­o del nuovo sottopasso a Tavernelle e un cavalcafer­rovia all’altezza della rotatoria nei pressi della Bonometti. In questo caso si tratterà di un’opera completame­nte nuova, che immagino verrà realizzata prima di abbattere quella esistente che si immette direttamen­te nella strada regionale, mentre la nuova la oltrepasse­rà con un rifaciment­o anche dell’attuale rotatoria che consentirà anche la costruzion­e di nuova pista ciclopedon­ale che condurrà alle zone umide dell’area naturalist­ica con l’obiettivo di congiunger­si alle ciclovie di Creazzo e Sovizzo». Resta il problema degli edifici prospicent­i la linea, dato il raddoppio dei binari. «Proprio per questo - conclude Dalla Pozza - oltre alle normali barriere antirumore ne verranno inserite altre, intermedie, che hanno il compito di dissipare i decibel verso l’alto e non orizzontal­mente».

Dal 15 settembre si darà il via a tutti gli aspetti burocratic­o-amministra­tivi. Le prime ruspe dovrebbero essere avvistate nella primavera del 2021.

Sottopassi, sovrapassi e un parcheggio sono alcune delle opere di compensazi­one

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Primo cittadino Carlo Dalla Pozza

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