Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Dall’Amico, brilla l’orgoglio Vicenza «Le giovanili, una grande ripartenza»
Il portiere fermato dai problemi al cuore è diventato preparatore: «Presto al Menti, con tutti i tifosi»
Il sogno del portiere Alex Dall’Amico si era spezzato in serie B al Vicenza a 21 anni, fermato dopo un intervento chirurgico al cuore per un’anomalia coronarica congenita e rarissima ma lui ha saputo reinventarsi e da quest’estate è tornato in biancorosso come preparatore dei portieri nel settore giovanile, Allievi Under 17.
«Sono molto contento - dice - era un obiettivo che avevo dentro. E mi ha fatto doppiamente piacere non essere entrato subito nel settore giovanile dopo aver smesso di giocare, sarebbe stato una sorta di favore. Così invece penso di essermelo riconquistato, con le esperienze fatte a Schio con i bambini, in prima squadra, al Centro federale di Grumolo e alla scuola portieri Keeper Sport di De Bernardin». Dall’Amico, 25 anni di Marano Vicentino, dopo una stagione ad Arzignano, era arrivato a Vicenza a gennaio 2016.
«Sono stato operato al cuore a settembre e a marzo 2017 è arrivata la prima non idoneità. Ho vissuto un anno di transizione, mi allenavo con lo Schio sperando di tornare a giocare e seguivo i ragazzini. Poi è arrivata la non idoneità definitiva e sono riuscito a girare pagina. A Schio ho avuto la fortuna di trovare mister Zenorini (già secondo di Zanini a Vicenza, ndr). Mi ha insegnato molto e comunque in questi anni ho avuto la possibilità di farmi una formazione molto ampia, dalla prima squadra ai ragazzi e alla scuola portieri. E mi mancano quattro esami alla laurea in psicologia». Adesso quindi torna a vestire il biancorosso, nello staff degli Allievi Under 17: «Un’ottima occasione, è un campionato nazionale. Voglio far bene, sono carico. Dopo quello che mi è successo vivo alla giornata ma voglio impegnarmi in questa nuova avventura, imparare il più possibile e passare la mia esperienza ai ragazzi. Lo ero anch’io fino a poco tempo fa e conosco le loro esigenze e i problemi. Penso di poter dare tanto ai giovani». Ma ripartire, dopo lo stop alla carriera professionistica, non è stato semplice.
«All’inizio ti cade il mondo addosso. Forse non potrai più giocare a calcio, mi hanno detto, ed è stato così. Al momento ti ripeti che non può essere vero. Per due anni è stato difficile ma avevo due scelte: o rifiutare il calcio, ricordo che facevo fatica anche ad andare allo stadio a vedere il Vicenza, o tener duro e ricominciare. Lì sono stato bravo, il calcio era il mio mondo, quello in cui avevo delle competenze, perché buttare via tutta la mia formazione? Era quello che mi piaceva fare e quando sono arrivato in prima squadra allo Schio, è stato più facile. Ero stimolato, vivevo la partita, gli spogliatoi».
Tifoso del Vicenza da sempre: «Il pubblico merita la B, ho rivisto tanta passione anche in provincia» dice, Dall’Amico assicura che tornerà al Menti a vedere le partite e apre il cassetto dei sogni: «Preparatore dei portieri della prima squadra? Mi piacerebbe un domani oppure coordinatore dei portieri del settore giovanile. Ma sono ancora giovane, concentrato sul presente, sugli allievi nazionali. C’è tempo».