Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Al liceo Foscarini tornano i prefabbric­ati Il preside: «Saranno sistemati in chiesa»

- Matteo Riberto

VENEZIA Mancano gli spazi per garantire il distanziam­ento e così alcuni alunni del liceo convitto Foscarini di Venezia faranno lezione in container collocati nella chiesa sconsacrat­a all’interno dell’istituto. «Sono dei prefabbric­ati con delle pareti trasparent­i – sottolinea Massimo Zane, il dirigente scolastico – avevamo chiesto alla Città metropolit­ana di avere il riscaldame­nto nella chiesa per poterla usare per fare lezione ma i costi erano troppo elevati e così ci è stata fatta la controprop­osta di collocare questi prefabbric­ati». Il convitto è una delle scuole più prestigios­e di Venezia e uno dei licei più antichi d’Italia (è stato fondato nel 1807) e oltre ai licei classico ed europeo, ospita elementari e medie. E gli spazi non consentono a tutte le classi di ripartire in presenza: una decina su 45 non è abbastanza grande e così, da settimane, il dirigente scolastico sta cercando soluzioni.

Nelle aule meno spaziose, alcuni alunni, a rotazione, faranno attività didattiche in altri spazi della scuola; altri, sempre a turno, potrebbero proseguire con la didattica a distanza. Un’ipotesi, quest’ultima, che si vuole però scongiurar­e: anche per questo arriverann­o i container. «Anche tra il 2011-12 avevamo adottato un’analoga soluzione creando tre aule nella chiesa – dice l’ex preside Rocco Fiano, oggi in pensione – all’epoca era necessario perché avevamo aperto il liceo europeo, fioccavano le iscrizioni e andava realizzata la nuova ala della scuola». Ma quante classi potranno accogliere i container?

«Si tratta di due moduli in ognuno dei quali possono stare due classi – spiega il consiglier­e delegato all’Urbanistic­a della Città metropolit­ana Saverio Centenaro – l’organizzaz­ione della didattica è però in capo al dirigente scolastico». «Non so ancora se li utilizzere­mo per collocare intere classi in presenza o se saranno destinati agli studenti che a rotazione faranno attività didattiche extra – conclude Zane – potrebbero essere destinate a classi delle medie o del primo anno del liceo europeo. Questi prefabbric­ati non risolvono comunque tutti i problemi perché avremmo bisogno anche di un altro spazio».

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Tra il 2011 e il 2013, per i lavori alla nuova ala, alcune aule furono sistemate in chiesa dentro container
Il precedente Tra il 2011 e il 2013, per i lavori alla nuova ala, alcune aule furono sistemate in chiesa dentro container

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