Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Angela, il pirata è un carrozziere stava riparando l’auto che l’ha travolta
Stava riparando l’auto che l’ha uccisa. Ha ammesso solo in caserma: «Non pensavo di aver colpito una persona»
ARZIGNANO Un’indagine «alla vecchia maniera», con i carabinieri che setacciano il luogo dell’incidente, trovano un frammento, un pezzetto dello specchietto compatibile con un’auto. Le nuove tecnologie che vengono in aiuto, una telecamera privata nelle vicinanze ma, soprattutto, il recente Targa System del Comune, che monitora tutte le auto in entrata e in uscita dal territorio, hanno fatto il resto. E hanno permesso, in meno di
48 ore, di risalire al pirata della strada che, domenica, attorno alle 21.30, ha investito Angela Vignaga, uccidendola a soli 15 anni. Si tratta di un
54enne residente sempre ad Arzignano, Luciano Vaccari, titolare di una carrozzeria a Chiampo. Una persona che il suo mestiere lo sa fare, tant’è che quando è stato individuato dai carabinieri stava riparando l’auto, la Panda bianca dell’incidente. Ancora poche ore e il tutto sarebbe stato ancora più difficile da provare. Soltanto una volta messo davanti ai fatti ha ammesso, seppur solo in parte, le sue colpe. «Ho sentito di aver colpito qualcosa, ma non mi sono reso conto che ci fosse qualcuno». Poi i «dubbi», il giorno dopo, davanti a quelle notizie che parlavano di una liceale morta, nella stessa via, alla stessa ora. Ma nessuna intenzione di costituirsi. Ora il carrozziere rischia grosso. Si trova in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria (le indagini sono coordinate del pm Claudia Brunino), ed è accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga. Il tentativo di inquinare le prove potrebbe costargli la permanenza nella casa circondariale. In ogni caso, la difesa ha contestato il carcere, anche a causa del rischio Covid. Un «lavoro di squadra», come l’hanno definito il comandante provinciale dei carabinieri, Nicola Bianchi, e il comandate della Compagnia di Valdagno, Mauro Maronese, con un ruolo chiave svolto dalla polizia locale di Arzignano. «Ma va sottolineata anche la disponibilità dei residenti, che hanno collaborato fornendoci indicazioni utili all’individuazione del soggetto». Tra cui, appunto, quel fotogramma in cui si vede la Panda transitare per via Broglia, in un orario compatibile con l’incidente. I militari non sono scesi nei dettagli per quanto riguarda la dinamica. Ma qualche indizio in più c’è: fatale un contatto, tra il lato destro dell’auto, a Angela, che stava rientrando a piedi. Ci sarebbero dei segni di trascinamento: forse la ragazza è stata arpionata, finendo così trasportata dall’auto. Ma soprattutto, ora si sarà l’ora dell’incidente, e circa mezz’ora la separa da quando alle 21.59 è arrivata la chiamata al 112: nessuno saprà mai se Angela avrebbe potuto essere salvata. «Una notizia che ci ha sconvolti -dice il sindaco di Arzignano, che aveva chiesto invano che il pirata si costituisse siamo vicinissimi alla famiglia, trovare il responsabile era doveroso, ma non ridarà la vita alla loro figlia. La soluzione del caso è stata frutto di una grande cooperazione: il Targa System è frutto di un investimento di oltre centomila euro ed è stato fatto proprio per aumentare la sicurezza». Si unisce al lutto il sindaco di Chiampo, Matteo Macilotti. «La madre di Angela è una mia concittadina: siamo davanti a un episodio grave, ora confido nella giustizia».
” I carabinieri Un grazie anche ai residenti che hanno collaborato offrendoci informazioni utili al caso
” I sindaci Una notizia che ci ha sconvolti, siamo vicini alla famiglia di Angela ora ci affidiamo alla giustizia