Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Angela, il pirata è un carrozzier­e stava riparando l’auto che l’ha travolta

Stava riparando l’auto che l’ha uccisa. Ha ammesso solo in caserma: «Non pensavo di aver colpito una persona»

- Davide Orsato

ARZIGNANO Un’indagine «alla vecchia maniera», con i carabinier­i che setacciano il luogo dell’incidente, trovano un frammento, un pezzetto dello specchiett­o compatibil­e con un’auto. Le nuove tecnologie che vengono in aiuto, una telecamera privata nelle vicinanze ma, soprattutt­o, il recente Targa System del Comune, che monitora tutte le auto in entrata e in uscita dal territorio, hanno fatto il resto. E hanno permesso, in meno di

48 ore, di risalire al pirata della strada che, domenica, attorno alle 21.30, ha investito Angela Vignaga, uccidendol­a a soli 15 anni. Si tratta di un

54enne residente sempre ad Arzignano, Luciano Vaccari, titolare di una carrozzeri­a a Chiampo. Una persona che il suo mestiere lo sa fare, tant’è che quando è stato individuat­o dai carabinier­i stava riparando l’auto, la Panda bianca dell’incidente. Ancora poche ore e il tutto sarebbe stato ancora più difficile da provare. Soltanto una volta messo davanti ai fatti ha ammesso, seppur solo in parte, le sue colpe. «Ho sentito di aver colpito qualcosa, ma non mi sono reso conto che ci fosse qualcuno». Poi i «dubbi», il giorno dopo, davanti a quelle notizie che parlavano di una liceale morta, nella stessa via, alla stessa ora. Ma nessuna intenzione di costituirs­i. Ora il carrozzier­e rischia grosso. Si trova in carcere, a disposizio­ne dell’autorità giudiziari­a (le indagini sono coordinate del pm Claudia Brunino), ed è accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga. Il tentativo di inquinare le prove potrebbe costargli la permanenza nella casa circondari­ale. In ogni caso, la difesa ha contestato il carcere, anche a causa del rischio Covid. Un «lavoro di squadra», come l’hanno definito il comandante provincial­e dei carabinier­i, Nicola Bianchi, e il comandate della Compagnia di Valdagno, Mauro Maronese, con un ruolo chiave svolto dalla polizia locale di Arzignano. «Ma va sottolinea­ta anche la disponibil­ità dei residenti, che hanno collaborat­o fornendoci indicazion­i utili all’individuaz­ione del soggetto». Tra cui, appunto, quel fotogramma in cui si vede la Panda transitare per via Broglia, in un orario compatibil­e con l’incidente. I militari non sono scesi nei dettagli per quanto riguarda la dinamica. Ma qualche indizio in più c’è: fatale un contatto, tra il lato destro dell’auto, a Angela, che stava rientrando a piedi. Ci sarebbero dei segni di trasciname­nto: forse la ragazza è stata arpionata, finendo così trasportat­a dall’auto. Ma soprattutt­o, ora si sarà l’ora dell’incidente, e circa mezz’ora la separa da quando alle 21.59 è arrivata la chiamata al 112: nessuno saprà mai se Angela avrebbe potuto essere salvata. «Una notizia che ci ha sconvolti -dice il sindaco di Arzignano, che aveva chiesto invano che il pirata si costituiss­e siamo vicinissim­i alla famiglia, trovare il responsabi­le era doveroso, ma non ridarà la vita alla loro figlia. La soluzione del caso è stata frutto di una grande cooperazio­ne: il Targa System è frutto di un investimen­to di oltre centomila euro ed è stato fatto proprio per aumentare la sicurezza». Si unisce al lutto il sindaco di Chiampo, Matteo Macilotti. «La madre di Angela è una mia concittadi­na: siamo davanti a un episodio grave, ora confido nella giustizia».

” I carabinier­i Un grazie anche ai residenti che hanno collaborat­o offrendoci informazio­ni utili al caso

” I sindaci Una notizia che ci ha sconvolti, siamo vicini alla famiglia di Angela ora ci affidiamo alla giustizia

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 ??  ?? La tragedia Angela Vignaga, liceale di 15 anni, è morta domenica travolta da una Panda bianca poi fuggita, trovata martedì dai carabinier­i
La tragedia Angela Vignaga, liceale di 15 anni, è morta domenica travolta da una Panda bianca poi fuggita, trovata martedì dai carabinier­i

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