Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La giunta riduce le imposte alle aziende che hanno chiuso durante il lockdown e che più hanno subito la crisi da virus. E c’è un milione mezzo da usare in caso di nuove emergenze
VICENZA Via libera alle riduzioni delle aliquote dell’Imu (Imposta municipale unica) e agli sconti sulla Tari (Tassa sui rifiuti). E spunta anche un «tesoretto» da 1,5 milioni di euro, frutto del conguaglio tra i mancati incassi previsti e il gettito concreto arrivato nelle casse comunali: «Teniamo ferme queste risorse per qualche mese in attesa di definire come evolve la situazione e se, nel caso, ci saranno nuove esigenze» dichiara il sindaco Francesco Rucco.
È il primo cittadino, assieme al consigliere comunale Marco Zocca (Fi) ma con l’accordo anche dell’assessore al Bilancio Simona Siotto («È in ferie» chiosa Rucco), ad annunciare al termine della Giunta di ieri le delibere che danno il primo via libera alle manovre sulle imposte locali per sostenere le categorie più per gli immobili – delle stesse categorie catastali e sempre per negozi, botteghe, ristoranti e laboratori artigiani – dati in affitto e sui quali il proprietario realizzi una riduzione del canone «almeno pari al risparmio d’imposta».
«Abbiamo calcolato – dichiara Zocca – che la media del risparmio si aggirerà attorno a trecento euro all’anno per ogni affittuario». Per finanziare questa manovra il Comune utilizzerà 200 mila euro di fondi statali, ai quali si aggiungeranno 1 milione e 150 mila euro per sostenere gli sconti sul fronte della Tari: a circa seimila imprese e attività vicentine rimaste chiuse per diversi periodi la scorsa primavera a causa del lockdown sarà riservato uno sconto del 25% sulla parte variabile dall’imposta. La misura riguarda circa 20 tipologie