Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Munari e Paladino Un gioiello d’arte in onore di Dante

- M.Pe.

Quattro amici per un progetto luminoso, fatto d’oro e diamanti: una spilla per commemorar­e i 700 anni dalla morte di Dante, che l’anno prossimo verranno festeggiat­i con una lunga lista di eventi intitolati al padre della lingua italiana. E a cui si vuole aggiungere, a maggior ragione, il suo unico discendent­e diretto. Tutto parte da un’idea di Pieralvise Serego Alighieri, pronipote del sommo poeta residente a Gargagnano in Valpolicel­la (Verona), e di sua moglie Francesca Chiarelli: durante il lockdown pensano a come poter celebrare in modo insolito l’anniversar­io dell’illustre antenato. «Perché non chiediamo al nostro caro amico Cleto?» si chiedono l’un l’altra. Per Cleto, s’intende il famoso artista vicentino Cleto Munari, creatore di oggetti d’arte, che in oltre cinquant’anni di attività ha dato vita a innumerevo­li opere, sue e di altri designer (come argenti, gioielli, orologi), entrati nelle collezioni permanenti dei più importanti musei del mondo. L’invito viene subito accolto e, per dar vita al progetto, viene interpella­to anche Mimmo Paladino, pittore, scultore e incisore di fama internazio­nale. «Mimmo e io siamo amici dal 1975 – ricorda Cleto Munari – mentre coi conti Serego Alighieri ci conosciamo da trent’anni. Mimmo ha disegnato la spilla e io ho studiato le reazioni coi metalli preziosi». Nel giro di poche settimane l’idea diventa bozzetto e il bozzetto si trasforma in realtà. Il risultato è un gioiello alto sette centimetri e mezzo e largo quattro, raffiguran­te il profilo di Dante Alighieri che, uscito dall’Inferno, può finalmente rivedere il cielo, con le stelle di diamanti appese a un cielo di smalto blu notte e attorniate da fili d’oro come vortici dell’universo. «La spilla è stata realizzata in

99 esemplari – continua Munari – più quattro d’autore. Si tratta di un’edizione limitata che verrà curata e gestita in ambito nazionale e all’estero dalla Mediolanum Art Gallery di Padova». «C’era la volontà di dare un segnale di contempora­neità al nostro antenato – precisano i due ideatori del progetto – perché non ha certo bisogno d’essere ricordato». In quel verso «e quindi uscimmo a riveder le stelle» (Inf. XXXIV, v.

139) è racchiusa la storia dell’umanità, ieri come oggi. «Questa spilla rappresent­a qualcosa di bello e resistente - conclude Munari - destinato a diventare una pietra miliare del design».

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Il gioiello nato dalla collaboraz­ione fra il designer
Cleto Munari e l’artista
Mimmo
Paladino
Stelle Il gioiello nato dalla collaboraz­ione fra il designer Cleto Munari e l’artista Mimmo Paladino

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