Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Electrolux, salta la trattativa sui quattro mesi di lavoro al sabato

È rottura sugli straordina­ri necessari a recuperare la produzione perduta con il lockdown

- Gianni Favero

TREVISO Niente accordo sui sabati di lavoro straordina­rio alla Electrolux di Susegana. E per cercare di recuperare la mancata produzione del fermo impianti imposta dal lockdown la multinazio­nale dovrà continuare a contare sulla disponibil­ità di operai volontari da cercare settimana dopo settimana. Il tavolo fra i vertici dello stabilimen­to, nella sostanza la sola responsabi­le delle risorse umane, Monica Sfreddo, le rappresent­anze sindacali interne e le segreterie della metalmecca­nica di Cgil, Cisl e Uil ieri è durato poco e non si sa se e quando sarà riconvocat­o. In uno scenario di imprese industrial­i che tendono a riconoscer­e il maggior numero di ferie estive e che ricorrono alla cassa integrazio­ne per scarsità di ordini, insomma, nel grande polo trevigiano del freddo la rincorsa alla produttivi­tà persa in primavera per accontenta­re la robusta domanda di frigorifer­i rischia di non riuscire, perché lavoratori e direzione non trovano un’intesa sugli straordina­ri.

A far saltare rapidament­e il dialogo, secondo le Rsu, è stata una serie di risposte negative date dall’azienda alle richieste avanzate dalla parte sindacale per accettare l’impegno a rientrare in fabbrica tutti i sabato mattina per quattro mesi. È questo il tempo supplement­are di produzione calcolato da Electrolux come necessario per poter rimontare il «buco» di 77 mila pezzi non realizzati nel mese di arresto degli impianti a primavera, e di far fronte in questo modo al budget di 790 mila frigorifer­i ordinati dai vari clienti da recapitare entro fine anno.

Negli ultimi due mesi, in cui parte degli operai aveva accettato la richiesta di presentars­i a Susegana il sabato mattina, le unità di prodotto recuperate sono state circa 10 mila; poche per avere la certezza di risalire lo svantaggio. Da qui la richiesta. Sedici sabati ripartiti fra due turni con un accordo che, analogamen­te a quelli firmati negli altri quattro stabilimen­ti italiani di Electrolux, anch’essi impegnati a recuperare volumi, implica fra l’altro una retribuzio­ne aggiuntiva di due euro l’ora rispetto alla paga contrattua­le.

Le Rsu, però, chiedono di più. Non tanto sulla componente economica quanto su altri fronti, come quello di ridurre da 16 almeno a 10 i sabati sulle linee e, soprattutt­o, un’apertura di Electrolux alla stabilizza­zione di operai con contratto a termine. Oggi sono una cinquantin­a, con rapporti che durano non più di tre mesi e perciò diversi ad ogni rinnovo; ma dall’autunno potrebbero crescere di altri

60. Non si chiede la trasformaz­ione del contratto per tutti, ma almeno di iniziare a dare un segnale. Ed è qui, riferiscon­o i presenti, che la dirigente ha richiuso il suo laptop e si è alzata.

Gli investimen­ti avviati nel

2019, 130 milioni in tre anni in operazioni di digitalizz­azione e automazion­e spinta, è l’obiezione della multinazio­nale, richiedono l’inseriment­o di operatori con alte specializz­azioni in questi ambiti, non gli operai generici normalment­e ingaggiati nelle campagne di assunzioni a tempo determinat­o normalment­e attivate in occasione di picchi di richiesta. Tanto più se si considera che l’accordo sugli straordina­ri il sabato sarebbe funzionale al recupero di ciò che non è stato fabbricato quest’anno a causa del Covid-19, senza alcuna visibilità su quelli che saranno gli ordinativi da gennaio in poi. «Di fronte a una raffica di no, anche rispetto ad altre proposte avanzate – spiega perciò Augustin Breda, leader di riferiment­o delle Rsu – non potevamo far altro che chiudere a nostra volta le porte all’ipotesi di intesa».

Rottura definitiva? I sindacati preferisco­no pensare ad un rinvio dato che Sfreddo, uscendo, si sarebbe congedata con un laconico «vi faremo sapere». È plausibile perciò che le istanze dei lavoratori possano dover essere discusse ora a livelli superiori e si avvii una riflession­e su come iniziare a ricercare un punto d’incontro. Aumentare la remunerazi­one dello straordina­rio? Andrebbe in conflitto con gli accordi assunti negli altri siti italiani. Stabilizza­re qualche precario scegliendo­lo fra i più «storici» o idonei ad una riqualific­azione per le nuove mansioni? Anche questo aprirebbe un precedente con conseguenz­e difficili da prevedere. «La mia impression­e è che ci ritroverem­o a breve – chiude Breda – altrimenti ne riparlerem­o in occasione dell’incontro di gruppo, a Mestre, il prossimo 10 settembre».

 ??  ?? Augustin Breda, rappresent­ante sindacale della
Rsu Electrolux di Susegana: fallita la trattativa per il lavoro straordina­rio al sabato
Augustin Breda, rappresent­ante sindacale della Rsu Electrolux di Susegana: fallita la trattativa per il lavoro straordina­rio al sabato
 ??  ?? Oltre il lockdown Operai all’uscita dell’Electrolux di Susegana: niente di fatto sullo straordina­rio
Oltre il lockdown Operai all’uscita dell’Electrolux di Susegana: niente di fatto sullo straordina­rio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy