Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Liste, Rubinato a rischio indipenden­tisti fuori

Via Spano e Palmerini («Pronti al Tar»). Per ora sicure solo otto candidatur­e

- Zambon

VENEZIA Corte d’Appello subissata di ricorsi dopo la presentazi­one di candidati governator­i e liste i cui termini scadevano sabato scorso. A ieri sera non era stato ancora sciolto il doppio nodo che riguarda Simonetta Rubinato. L’ex parlamenta­re dem che si candida con una lista autonomist­a di sinistra si è vista respingere, dopo la corsa contro il tempo per la raccolta delle firme, 363 firme dal tribunale di Verona. In più, il simbolo della candidata (diverso da quello della lista che la sostiene) è stato giudicato troppo simile a quello di Luca Zaia che fa da cappello alle cinque liste della coalizione. Questo accadeva sabato, è stato presentato un logo alternativ­o ma la soluzione non è stata giudicata soddisface­nte dall’ufficio centrale regionale in capo alla Corte d’Appello di Venezia. Quindi ieri mattina, entro il termine fissato delle 13, Rubinato ha presentato altre due versioni, una delle quali con sfondo giallo pallido a differenza delle altre tutte a sfondo bianco. Per oggi si attende il responso. Rubinato parla di «burocrazia dei formalismi» e di un metodo di raccolta firme «medievale» ma non demorde e spiega: «Sulle 363 firme contestate a Verona non mi capacito, in tutti gli altri tribunali è stata valutata congrua la sostanza dell’ente autenticat­ore non la mancanza di un timbro quando ci sono i dati essenziali: nome, cognome, data, luogo dell’autenticat­ore. Le regole sono importanti ma non può essere che la sostanza ceda ai formalismi». Sulle firme è comunque possibile un ricorso ulteriore al Tar.

Bocciate seccamente, invece le due liste dell’area indipenden­tista che si sono presentate senza il necessario corredo di firme. La Corte d’Appello di Venezia non ha ritenuto convincent­i le motivazion­i addotte da Indipenden­za noi Veneto (candidato Ivano Spano) e Venetie per l’Autogovern­o (candidato Loris Palmerini)per l’esonero delle firme. La decisione dovrebbe essere formalizza­ta in giornata. Sia Palmerini che il portavoce di InV, Roberto Agirmo, confermano di essere pronti ad arrivare al Tar invocando questioni di incostituz­ionalità. Protagonis­ta involontar­io della querelle indipenden­tista è Antonio Guadagnini candidato col

Partito dei Veneti ma a suo tempo eletto con InV che allarga le braccia: «È una discussion­e surreale. Si tratta di una stupidaggi­ne. Questi non hanno capito come funziona. Sul fronte dell’esonero delle firme io sono nella stessa condizione di quasi tutti i gruppi in consiglio, Lega compresa che ha cambiato simbolo un mese fa. L’unica lista che non ha cambiato nome è quella di Zaia».

Per chi non ha avuto alcun contenzios­o con simboli e liste, invece, è entrata nel vivo la campagna elettorale anche se le atipicità di questa tornata agostana sono molte. La Lega conferma il divieto di affissione per i candidati sugli spazi elettorali ufficiali per evitare la sovrapposi­zioni di volti e nomi ma le direttive ai candidati del Carroccio saranno date stamattina dal governator­e Luca Zaia in persona che ha convocato tutti per una riunione a porte chiuse alle 10.30 a Roncade, negli spazi di H-Farm. FdI, per bocca della coordinatr­ice nel Veneziano, Maria Cristina Caretta, dice di aspettarsi un risultato a doppia cifra. Arturo Lorenzoni (centro sinistra) è impegnato con il suo «Artour» in diverse cittadine della regione. Daniela Sbrollini (Iv) fa il punto della campagna con un video social. Enrico Cappellett­i (5s) trasmette da Verona e cavalca l’attualità del nubifragio. D’agosto si fa quel che si può.

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Lunedì 21 settembre si parte dalle suppletive, poi il referendum e le regionali.
Spoglio delle comunali martedì mattina
Spoglio Lunedì 21 settembre si parte dalle suppletive, poi il referendum e le regionali. Spoglio delle comunali martedì mattina

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