Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Blackout, alberi distrutti e fango «Potenza del vento immensa»
Il maltempo di domenica ha colpito tutta la provincia. Danni anche al tribunale
VICENZA Segnaletica divelta, alberi sradicati, rami spezzati caduti sulle auto in sosta e in qualche zona cantine allagate e blackout. Il maltempo che domenica ha flagellato mezzo Veneto – e Verona in particolare – si è abbattuto anche su città e provincia, con decine di alberi travolti da una vere a propria tempesta di vento e pioggia, tanto che ora già si parla di affiancare Vicenza allo stato di crisi chiesto dal governatore Luca Zaia per il Veronese.
I vigili del fuoco hanno effettuato 110 interventi in tutto il Vicentino e in città il forte vento ha provocato il distaccamento di quattro lastre di lamiera dal muro perimetrale del tetto del tribunale, di cui due sono finite in strada. Ma nel capoluogo si contano anche 16 gli alberi finiti in mezzo alla strada o di traverso lungo i parchi e le aree verdi, per fortuna senza provocare feriti: l’arteria più colpita è stata strada Postumia, dove quattro tronchi sono stati sradicati e sono finiti lungo l’asse stradale. Un altro albero è caduto in via Carducci, a pochi passi dalla sede della Cisl, mentre un pino marittimo si è schiantato al suolo al parco giochi di Saviabona. E poi grossi rami finiti a terra in strada Pasubio, in strada Marosticana, in via Medici e ai Ferrovieri. Dal tardo pomeriggio di domenica e fino a notte inoltrata un gruppo di 14 volontari di protezione civile sono stati impegnati nel monitoraggio delle situazioni più critiche e nel ripristino della viabilità interrotta dai tronchi, in aiuto al lavoro svolto dai vigili del fuoco e accompagnati anche dall’assessore alla Protezione civile, Mattia
Ierardi. «Quel che colpisce – dichiara Ierardi – è che nella maggior parte gli alberi divelti erano del tutto sani, segno che la potenza del vento è stata immensa». Ora in Comune sono già iniziati il monitoraggio delle (molte) segnalazioni giunte da ogni parte del capoluogo e la conta dei danni, che si limitano per lo più a ringhiere travolte, marciapiedi e strade danneggiate o parapetti malmessi, anche se sul fronte dei danni a privati si contano in qualche caso auto danneggiate dai rami o cantine allagate. «La Regione – afferma il sindaco, Francesco Rucco – ha confermato lo stato di crisi per quanto accaduto in modo particolare a Verona a cui va tutta la nostra solidarietà e verso la quale sono già partite in aiuto sette squadre di protezione civile provinciale. Ma dal momento che anche Vicenza è stata colpita dai danni, sia in città che in provincia, avanzeremo una richiesta risarcitoria per evitare di ricorrere alle casse comunali per gli interventi di ripristino del territorio».
E in effetti il maltempo non ha risparmiato la provincia. A partire da Monticello Conte Otto, dove sono stati una ventina gli alberi piegati dalla furia del vento, uno dei quali, a
Villa Zanella, è finito sulla linea elettrica. Circostanza, questa, che ha creato danni e disagi ai cittadini rimasti per ore senza corrente e che ha portato i tecnici di Enel ad effettuare ieri un intervento straordinario a Cavazzale. Al buio da domenica sera per oltre dodici ore anche una parte di Camisano Vicentino. Blackout per oltre quattro ore anche Zanè, dopo che un fulmine ha centrato una cabina elettrica che serve la zona sud del paese. Allagamenti e alberi abbattuti anche a Quinto. A Thiene ieri mattina era ancora impraticabile il sottopasso dove la sera prima una donna è rimasta bloccata con l‘auto, in balia dell’acqua, e soccorsa dalle forze dell’ordine. Infine scia di danni (anche alle coltivazioni) provocati dalla grandine nell’Alto Vicentino, da Schio a Zugliano a Piovene Rocchette, dove l’acqua ha trasportato a valle anche detriti, una situazione rimasta comunque sotto controllo.