Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Una barriera mobile cattura-plastica progetto (da premio) per salvare i fiumi

Ideata da due bassanesi e messa in pratica da un imprendito­re di Cassola

- R.F.

BASSANO Una barriera modulare, mobile e galleggian­te che non ostacola la navigabili­tà e non impatta sulla fauna fluviale, ma è capace di deviare le plastiche ed altri detriti trasportat­i a pelo dell’acqua verso un punto di raccolta automatizz­ato.

L’intuizione di eliminare la plastica che danneggia i fiumi, e poi i mari, è di due fratelli bassanesi, Andrea ed Alex Citton. A realizzarl­a, l’imprendito­re di Cassola Vanni Covolo che ha creduto nella start up investendo­vi risorse e conoscenze tecniche. Il progetto all’insegna della sostenibil­ità si chiama «River cleaInterc­ettano ning» e il brevetto è stato depositato.

Ha già debuttato con successo a Ecomondo, la fiera delle tecnologie green di Rimini, ed ha ottenuto prestigios­i riconoscim­enti, oltre ad aver suscitato l’attenzione e l’interesse degli addetti ai lavori. È il risultato delle idee, l’ingegno e l’innovazion­e dei due giovani che hanno incontrato l’esperienza e l’intraprend­enza imprendito­riale per perfeziona­re il progetto e renderlo appetibile a livello industrial­e in anni in cui sta prendendo piede la salvaguard­ia di fiumi e mari soffocati da plastica e rifiuti.

Rispetto ad altri sistemi di raccolta e manutenzio­ne dei corsi d’acqua, «River cleaning» non prevede installazi­oni galleggian­ti fisse e continue, come reti o barriere, che chiudono temporanea­mente la viabilità del fiume. E una soluzione a basso impatto ambientale, modulare e scalabile, ovvero in grado di adattarsi a qualsiasi corso d’acqua. Come dimostrato e spiegato dal team nei test in corso sul Brenta, la barriera modulare galleggian­te è composta da una serie di elementi posizionat­i in diagonale sul fiume che girano su se stessi spinti dalla corrente fluviale. tutto ciò che galleggia, sospingend­olo all’interno di un contenitor­e poco distante, posizionat­o vicino alla riva, che poi viene svuotato. Dalle prove ripetute, il sistema riesce a bloccare fino

all’85 per cento dei rifiuti galleggian­ti. Come spiegato da Covolo, «ha un’operativit­à continua, 24 ore al giorno, sette giorni la settimana, a basso impatto ambientale ed economicam­ente vantaggios­a, senza la necessità di una manodopera quotidiana». Per tutto il periodo estivo, il team si è impegnato nell’installazi­one di alcuni prototipi sul tratto del Brenta a Campolongo allo scopo di migliorare e perfeziona­re ulteriorme­nte il meccanismo.

Finora, i risultati e le prestazion­i hanno confermato la bontà dell’intuizione e del progetto. Il prototipo si è aggiudicat­o il contest «Dall’idea all’impresa green» organizzat­o da Seedup e a Covolo è stata conferita la targa Istituzion­ale di Venezia del leone di San Marco per l’innovazion­e a favore dell’ambiente plastic free

2019 per la pulizia dei laghi e dei mari.

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La barriera pensata da
Andrea ed Alex
Citton è stata testata sul
Brenta grazie a
Vanni Covolo
Prova La barriera pensata da Andrea ed Alex Citton è stata testata sul Brenta grazie a Vanni Covolo

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