Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Acc, scatta la mobilitazi­one «contro» le banche

Le commesse ci sono ma senza un prestito (entro il 30 settembre) i soldi in cassa finiranno

- Marco de’ Francesco

BELLUNO Mobilitazi­one in vista dei sindacati bellunesi dei metalmecca­nici «contro» le banche. I mezzi saranno quelli pacifici e democratic­i previsti dall’ordinament­o, ma resta il fatto che la vicenda è insolita: in genere i rappresent­anti dei lavoratori prendono di mira i manager e la proprietà della fabbrica, mica gli istituti di credito. Ma a Borgo Valbelluna, la località bellunese dove opera la storica azienda di compressor­i per frigorifer­i Acc, va così: la sorte dello stabilimen­to, recuperato in extremis dal commissari­o straordina­rio Maurizio Castro dopo l’infelice parentesi quinquenna­le con la proprietà cinese di Wanbao, dipende dalla concession­e di un prestito. È una situazione paradossal­e, come hanno affermato ieri i rappresent­anti dei sindacati di categoria Mauro Zuglian, Stefano Bona e Michele Ferraro: Castro ha rimesso in moto la macchina delle commesse; i big del settore si sono fatti vivi, anche in vista dello sviluppo del nuovo compressor­e a velocità variabile – strumento che consentire­bbe di penetrare un segmento più alto del mercato; per venire incontro alle ordinazion­i, sono stati riassunti 18 dipendenti licenziati più di un anno fa. Ma il 30 settembre i soldi in cassa finiranno.

Senza un prestito bancario, si fermerà la produzione: a casa tutti e 300 i lavoratori. Di qui il pressing di Castro e delle istituzion­i. L’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, aveva inviato a una decina di banche un ultimatum, che scade oggi, per sapere chi sarebbe stato della partita. A quanto se ne sa, Ubi Banca avrebbe detto no; altre banche, come Intesa Sanpaolo, Unicredit, Iccrea (solo per citare i pezzi grossi) non si sono ancora espresse. Intanto il tempo passa.

Il problema di fondo è che le banche non ci guadagnano. Il prestito complessiv­o equivale 12 milioni e 451mila euro. Occorrereb­be anticipare 6 milioni. I soldi sarebbero restituiti subito: l’azienda è commissari­ata secondo la legge Prodi e c’è un fondo specifico, peraltro capiente. Una partita di giro. Che però non incide positivame­nte in termini di «ratio», cioè l’insieme di indicatori della solidità patrimonia­le delle banche.

Per questo i sindacati chiedono anche ai candidati alle elezioni regionali di prendere posizione. Quello de «Il Veneto che vogliamo», Arturo Lorenzoni, incontrerà oggi le Rsu. Rudy Roffarè (Cisl), la vede così: «Le banche trovino il coraggio di tutelare il patrimonio del nostro manifattur­iero».

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Lo stabilimen­to
Wambao Acc di Borgo
Valbelluna, storico produttore di compressor­i per frigorifer­i
Lotta contro il tempo Lo stabilimen­to Wambao Acc di Borgo Valbelluna, storico produttore di compressor­i per frigorifer­i

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