Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Messi al Vicenza, lo strano messaggio di Rosso
Ha scherzato fino a un certo punto Stefano Rosso, quarantunenne presidente del Vicenza del Lanerossi Vicenza Virtus, postando ieri mattina su Instagram una foto di Lionel Messi in maglia biancorossa. Brevilineo, tecnico, fulminante, incline al gol, nonché Pallone d’Oro, il trentatreenne fuoriclasse argentino in odore di rottura con il Barcellona, è un vero «tipo da Lane», come vengono chiamati i giocatori che sembrano essere nati per indossare la maglia del Vicenza, meglio noto come «Lane» tra gli aficionados.
Quelle sue stesse caratteristiche appartenevano a Paolo Rossi, detto Pablito, attaccante del cosiddetto «Real Vicenza» finito secondo dietro la Juve nel 1978, e a Roberto Baggio, detto Codino, fantasista che con i colori di questa società, agli albori degli anni ‘80, ha tirato i suoi primi calci “ufficiali” a un pallone. Entrambi, come Messi, oltre a essere rapidi, sguscianti e ferali sotto porta, hanno vinto il Pallone d’Oro, massimo premio del calcio globale riservato ai singoli giocatori, confermando agli addetti ai lavori che, in qualsiasi categoria militi, al Vicenza si addice il soprannome di «Nobile Provinciale» acquisito ai tempi dei venti campionati consecutivi giocati in Serie A.
Come se non bastasse, scartabellando fra annuari e album di figurine, questa tipologia da «picinin» d’area di rigore rifulge in altri assi appartenuti al club, come il bomber uruguagio Marcelo Otero, o il guastatore d’area Marietto Maraschi, mentre lo stesso Romeo Menti, che ha dato il nome allo stadio cittadino, si faceva apprezzare negli anni trenta e quaranta per le folgoranti invenzioni lungo l’out destro.
Consapevole di una tale storia, e dimostrando una sensibilità per la comunicazione tipica della propria famiglia, che è la stessa del global brand Diesel, il presidente Rosso ha completato l’opera con la didascalia scritta in ingelse sotto la foto del Messi biancorosso: «Sognare in grande è il primo passo per arrivare al successo». Marketing onirico i cui risultati non si sono fatti attendere, visto il diluvio di post e commenti con cui i tifosi vicentini hanno festosamente invaso la rete, felici di dimenticare in questo modo i patemi di calciomercato legati alla caccia di una prima punta con cui affrontare la nuova stagione da neopromossa in Serie B.
Che poi, se Lionel Messi volesse andare a fondo della cosa, e fare ad esempio un confronto con la Juventus, fra le squadre candidate a ingaggiarlo, quest’ultima è allenata da Andrea Pirlo, zero titoli in carriera come mister. Diversamente, il Vicenza vanta in panchina Mimmo Di Carlo, che un campionato (di Serie C) lo ha appena vinto.
Stefano Rosso
Perché ho messo questo post su Messi? Pensare in grande è il primo passo per arrivare al successo