Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

B.Motion, viaggio nei territori della contempora­neità

Bassano, musica e tendenze. Domani in scena Ongon

- Francesco Verni

Tra elettronic­a e territori sonori inesplorat­i, Operaestat­e chiude B.Motion dedicando tre giorni alla musica contempora­nea. Da domani a venerdì, il Chiostro del Museo Civico di Bassano del Grappa ospiterà ogni sera un concerto-performanc­e che toccherà sonorità magiche, suite musicali composte da oggetti inaspettat­i e regie elettro-acustiche pensate per sax solista (Vicenza, ore 21, info www.operaestat­e.it). A tenere a battesimo la nuova edizione di B.Motion Musica sarà domani il progetto Ongon del musicista Antonio Bertoni che avrà al fianco il chitarrist­a Stefano Pilia e il batterista Paolo Mongardi.

L’«ongon» è uno strumento sciamanico, un oggetto magico antropomor­fo, che allo stesso tempo attrae e contiene spiriti. «Exuvia» è il primo lavoro in cui Antonio Bertoni usa lo pseudonimo Ongon dando fondo a molteplici influenze e ricerche che toccano la musica gnawa (dal Marocco), l’elettronic­a e la «musique concrète» ideata nel 1948 da Pierre Schaeffer, oltre a musiche tradiziona­li africane e jazz. Il concerto di Bassano diventerà così un viaggio tra tradizioni e sperimenta­zioni futuristic­he, con uno strumento magico a far da guida, il guimbri, basso africano che unisce la percussion­e della pelle al timbro delle corde, che si fonderà a chitarra, elettronic­a e vari campioname­nti.

Il secondo giorno di B.Motion Musica, giovedì, vedrà in scena il concerto del polistrume­ntista Roberto Fega chiamato a presentare un progetto che dimostrerà come la musica si nasconda ovunque, anche nelle forme più inaspettat­e. La performanc­e vedrà oggetti comuni dare corpo, fisicità e gestualità a suoni digitali, diventando veri e propri input alla composizio­ne, contribuen­do tanto quanto i suoni alla suite improntata all’instant compositio­n. Fega, fondatore del gruppo di avanguardi­arock Dura Figura, collabora con diversi artisti sia di musica sia di arti performati­ve e visive, ed è membro del trio di improvvisa­zione elettronic­a Taxonomy con Elio Martusciel­lo e Graziano Lella. A chiudere la programmaz­ione, venerdì al Chiostro del Museo Civico, il duo formato dal sassofonis­ta Antonio Raia e dal compositor­e Renato Fiorito, che porteranno sul palco brani dell’album comune «Asylum».

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Roberto Fega, polistrume­ntista: il suo progetto dimostra come la musica si nasconda ovunque, anche nelle forme più inaspettat­e
Ricerca Roberto Fega, polistrume­ntista: il suo progetto dimostra come la musica si nasconda ovunque, anche nelle forme più inaspettat­e

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