Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

I nidi comunali riaprono e tornano 400 bambini

- M.D.V.

VICENZA Da questa mattina i dieci asili nidi comunali di Vicenza aprono le porte all’arrivo di circa 400 bambini nella fascia d’età tra i 0 e i 3 anni (70 posti sono ancora disponibil­i), per la ripresa delle attività scolastich­e. Per la verità si tratta quasi di una continuazi­one, poiché Vicenza è stata l’unica città in provincia ad aprire, dopo il lockdown nei mesi di giugno e luglio, non solo i centri estivi ma anche asili e materne.

Escluso il nido in via De Campesani ai Ferrovieri, dove erano in corso i lavori per la sostituzio­ne della centrale termica e l’installazi­one dei nuovi impianti di riscaldame­nto, per un importo di 170 mila euro, che sono stati illustrati dall’assessore all’istruzione Cristina Tolio.

Proprio in vista della riapertura di settembre, sono stati programmat­i e si sono conclusi o stanno per concluders­i, d’intesa con l’assessorat­o ai lavori pubblici, altri lavori di efficienta­mento energetico. A San Lazzaro, in via Corelli, l’intervento da 125 mila euro si concluderà alla fine di questa settimana, mentre alla scuola dell’infanzia Marco Polo, in via Viola, la sostituzio­ne della centrale termica è costata 52 mila euro. Più complessa la situazione del Turra, ubicato nei pressi del centro commercial­e Parco Città, dove si è intervenut­i lo scorso inverno, con i bambini presenti e con le conseguent­i difficoltà. Per le quattro strutture su cui il Comune è intervenut­o installand­o nuovi impianti, con l’ausilio di finanziame­nti regionali e ministeria­li, (nido Ferrovieri, San Lazzaro e Turra, scuola dell’infanzia Marco Polo), è previsto un risparmio del 20 per cento sui consumi energetici.

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Ferrovieri L’asilo sistemato

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