Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’orso che misura la febbre e lava le mani con il gel accoglierà i bimbi all’asilo
VICENZA «L’orso-dottore che ti misura la febbre e ti lava le mani» è un personaggio destinato a trovare posto nella mitologia quotidiana di tanti bambini che si accingono a rientrare nella scuola materna, dopo la lunga chiusura dovuta alla pandemia di Covid-19. Questi bambini saranno inizialmente vicentini, perché da un’azienda del settore sicurezza della loro provincia, la Borinato Security di Val Liona, arrivano i termoscanner che, sagomati con le fattezze di un orsacchiotto, li accoglieranno all’ingresso dell’asilo. La Bear-Station, la stazione dell’orso, diventa così un modo giocoso per invogliare alla misura della temperatura corporea, con il fine di prevenire, in presenza di febbre, nuovi contagi di coronavirus. Questo totem, realizzato in collaborazione con la T3 Progetti di Vicenza, funziona inoltre come «dispenser» di gel disinfettante e interagisce «parlando» ai bambini, ovviamente divertiti dall’idea di dialogare con uno degli animali più amati durante l’età infantile, ovvero l’orso. Lo stesso dispositivo, ma stavolta con le sembianze di un boy scout - da cui il nome Scout Station – è previsto all’ingresso delle elementari, mentre alle medie, alle superiori e agli istituti universitari la Borinato Security, depositaria del marchio Bos, propone Safe Master, colonnina termoscanner. Il prezzo si aggira attorno ai 1.200 euro.
«Ci stanno arrivando richieste da scuole di ogni ordine e grado, anche da fuori provincia - racconta Leonardo Borinato, 40 anni, titolare dell’azienda, che dà lavoro a una decina di persone – La dinamica è molto simile a quella che abbiamo riscontrato in primavera con Det2000Bt, la nostra telecamera-tablet, posta all’ingresso delle aziende per accogliere chi arriva misurando la temperatura corporea, ma anche segnalando l’eventuale mancanza di mascherina». Borinato aggiunge che l’ispirazione della Bear Station gli è arrivata dall’esperienza personale. «Ho una figlia che deve tornare alla materna – spiega – per cui ho ben presente il quadro del rientro dopo una chiusura così lunga, a cominciare dalla necessità di prevenire contagi, quarantene, famiglie intere messe in croce. Il metodo è lo stesso di quando, a soli vent’anni, ho aperto questa azienda dopo che i ladri mi sono entrati in casa: risolvere un mio problema, e proporre la stessa soluzione agli altri».