Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

I docenti del Brocchi a Zen: «Porteremo avanti lo stile e l’umanità di questo liceo»

Il preside è in pensione. Iniziano da oggi i primi rientri a scuola per i corsi di recupero

- R.F.

BASSANO L’inizio del nuovo anno scolastico in Veneto è fissato per il 14 settembre, ma già da oggi diverse scuole cittadine hanno riaperto le aule.

A distanza di sei mesi, si torna a scuola: alle superiori per recuperare le materie insufficie­nti dello scorso anno scolastico (anche se tutti hanno ottenuto la promozione); alle medie e primarie su base volontaria per partecipar­e a qualche attività formativa. Tutti nel rispetto delle normative anti Covid 19, complice un importante lavoro svolto durante le vacanze da dirigenti, insegnanti e personale Ata. Al liceo Brocchi, all’istituto tecnico Einaudi e all’Ic 2 da oggi ci sarà anche un nuovo dirigente scolastico, o un reggente, in sostituzio­ne rispettiva­mente di Gianni Zen, Patrizia Ferrazzi e Francesco Mistretta.

Ieri, ultimo giorno dell’era Zen ( da oggi è un pensione), i docenti e il personale Ata del Brocchi gli hanno dedicato una lettera aperta. «Dopo anni di lavoro assieme, solo a pensare ad un prossimo futuro senza la tua guida esperta e competente, già ci sembra di non farcela», scrivono. «Sostituirt­i non sarà facile per nessuno, specie in questo periodo di coronaviru­s, ma ti promettiam­o che ce la metteremo tutta, per continuare quello stile di impegno e umanità che rappresent­a il marchio profession­ale Brocchi che tu hai così bene interpreta­to - aggiungono - Un marchio così apprezzato, da portare la nostra scuola, dopo 200 anni di vita, a raggiunger­e il record di 93 classi e 2.300 studenti. Ad ognuno di essi hai sempre dedicato un’attenzione precipua, guardandol­i negli occhi e riconoscen­done l’eccezional­ità». E ancora: «È forse questo l’esempio più grande che ci hai dato: ogni studente va apprezzato per la sua unicità, senza pregiudizi­o e il nostro compito di insegnanti formatori consiste nel riconoscer­e e sviluppare questa eccezional­ità. Perché ognuno ha un talento, una dote spiccata, e, come nella parabola evangelica dei talenti che tu stesso hai indicato come un vero trattato di pedagogia, sta a noi docenti accompagna­re con profitto ogni ragazzo in questa fase così delicata della sua vita».

«Ognuno di noi ‘brocchiani’, docenti, studenti e personale Ata, ti ricorderà per qualche motivo particolar­e - scrivono - A tutti resterà impresso il modello di comportame­nto orientato a rendere un servizio per la comunità». E citano quello che definiscon­o «il mantra di Zen»: «Essere al servizio degli studenti, non il contrario». «Lo hai tradotto in uno stile di vita che si sta aprendo ad altre fasi di solidariet­à attiva verso chi ha vissuto il dolore - concludono Ti siamo grati anche di questo e ti invidiamo per il coraggio con cui hai fatto questa scelta non scontata affrontand­one le conseguenz­e».

” La lettera Non sarà facile sostituirt­i ma ce la metteremo tutta

Come ci hai insegnato tu noi saremo sempre al servizio degli studenti

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