Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Apre Casa Miresa, la nuova scommessa della famiglia Zamboni «Ottimismo sempre»

- M.D.V.

ALTAVILLA Chiamarla dinastia è eccessivo, di certo Zamboni è una prolifica famiglia di ristorator­i vicentini che ha marcato e segna tutt’ora il territorio. Ultima apertura (martedì scorso) in ordine di tempo è quella di Casa Miresa ad Altavilla, dove fino allo scorso anno c’era un altro noto chef vicentino, Dimitri. Apertura che avviene in questo periodo economicam­ente segnato dall’emergenza Covid che sta facendo pagare uno dei costi più altri proprio al comparto della ristorazio­ne, con quello turistico-alberghier­o. Secondo una recentissi­ma indagine di Confcommer­cio, il settore ha visto a luglio un recupero al -26%, rispetto al -34,2% di giugno, ma è tornato negativo ad agosto con un -32,6% rispetto allo stesso periodo del 2019.Numeri che la dicono lunga sull’attuale rischio d’impresa, ma che non hanno spaventato i tre fratelli Zanella, nipoti dell’indimentic­ato Severino Trentin, chef capostipit­e della Trattoria Zamboni, a Lapio di Arcugnano.

Un investimen­to che si aggira sui 100 mila euro, «tanto ottimismo», ma soprattutt­o la cucina della tradizione dei Colli Berici pur rivisitata, senza troppi voli pindarici, grazie a ricette che fondono le radici nel territorio, con particolar­e attenzione ai prodotti locali, ma che sanno incontrare anche i nuovi gusti dei consumator­i. Che la cucina non possa che seguire il solco già tracciato dalle passate generazion­i, lo si evince dall’insegna: Casa Miresa, nome con il quale è conosciuta Maria Luisa Teresa, sorella di Severino, ispiratric­e dei sogni dei propri figli.

«Zamboni è il cognome della mamma di Severino Trentin – spiega lo chef Martino – e da lì si sono diramate quattro famiglie di ristorator­i: la moglie e i figli hanno aperto un locale sulle rive del Lago di Fimon; la sorella Luciana con il figlio Nicola ha dapprima aperto il Circus e ora gestisce il Qubò a Costabissa­ra e “Alle Erbe” in piazza delle Erbe a Vicenza; i cugini sono rimasti nel luogo d’origine a Lapio e noi con nostra madre abbiamo gestito fino al 2013 il Bersaglier­e in centro a Vicenza, fino a che lo stabile non è stato dal proprietar­io. Siamo così tornati sui colli rilevando la gestione di Toni Cuco fino al 2017, ma mantenendo quel nome già noto. Ora, eccoci qui». Martino Zanella, 46 anni, è coadiuvato dal fratello Andrea di 36, che cura gli impasti, mentre la sorella Monica, quarantenn­e, si occupa della sala e del Bar-Bistrot al piano terra dove, unitamente al nuovo plateatico si potranno degustare gli aperitivi e stuzzichin­i. «Il periodo non ci spaventa. Problemi con il distanziam­ento non ne abbiamo – sottolinea lo chef Martino - la sala ristorante al piano superiore è molto ampia, così come quella al piano terra e il plateatico. Non abbiamo fatto, purtroppo, una vera e propria inaugurazi­one perché sarebbe impossibil­e garantire le norme anti covid, ma troveremo il modo di coccolare i nostri vecchi e nuovi clienti. Sul fronte dei prezzi vogliamo rimanere in quella giusta fascia di qualità-prezzo accessibil­e e non esclusiva, con distinti menù per il Bistrot e per il ristorante».

” Non abbiamo potuto fare una vera inaugurazi­o ne, coccolerem­o i clienti in altro modo

 ??  ?? Altavilla Da destra:
Martino
Zanella, la mamma
Miresa e i fratelli Monica e Andrea
Altavilla Da destra: Martino Zanella, la mamma Miresa e i fratelli Monica e Andrea

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy