Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Una delle coltellate ha reciso l’aorta addominale causando la morte dell’operaio
sequenza di quanto accaduto il 19 agosto in casa, tra l’area dell’ingresso, l’anticamera e la camera, quando è stato aggredito e ha reagito «per difendersi» accoltellando e uccidendo il genitore, Arvinder, operaio. Un capofamiglia diventato violento e ingestibile a causa del vizio dell’alcol in cui era ricaduto. Un lungo interrogatorio, quello sostenuto davanti al giudice Matteo Mantovani, in cui il giovane arrestato ha spiegato anche di come era stato aggredito la sera prima dell’omicidio dallo stesso genitore, costretto poi a ricorrere alle cure del pronto soccorso (allora erano intervenuti anche i carabinieri), del clima di paura che si viveva in casa, con continue minacce e maltrattamenti, e della madre che solo qualche settimana prima aveva denunciato quel compagno diventato violento, tanto che la procura ne aveva chiesto l’allontanamento dalla casa familiare (provvedimento però non concretizzatosi). «Un padre dovrebbe tutelare il proprio figlio e questi non dovrebbe trovarsi in quella situazione, a difendersi da lui, a tutelare mamma e sorella dal genitore» sarebbero state le parole del giovane che si trova recluso in carcere con l’accusa di omicidio volontario e che è assistito dall’avvocato Giuseppe Viggiani che è ricorso al tribunale del Riesame per ottenere per lui la scarcerazione o gli arresti domiciliari (a casa di parenti del padre disponibili ad ospitarlo).
Stando all’autopsia disposta dal sostituto procuratore Serena Chimichi le coltellate all’altezza dell’addome del genitore sono state tre (una fatale ha reciso l’aorta addominale) ma le lesioni sono almeno quattro, segno che in un caso la lama è stata affondata per due volte. Mentre bisognerà attendere per l’esito degli accertamenti dei Ris svolti lunedì nella scena del crimine, nell’appartamento di via Tagliamento. Ora la famiglia attende il nullaosta per organizzare i funerali dell’operaio. Quelli a cui il primogenito ha chiesto di avere il permesso a partecipare (ma solo l’autorità giudiziaria potrà concedere l’eventuale possibilità a presenziare alla cerimonia). Per volere della moglie e mamma l’uomo verrà cremato nel Vicentino e non è dato sapere se poi le sue ceneri verranno trasferite in India.