Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vaccini anti-influenzali per permettere di riconoscere più velocemente il Covid
Via dei Lotti ha acquistato oltre 100mila dosi. «Più persone lo fanno, meglio è»
BASSANO Tre nuovi casi di Covid 19 sono stati registrati ieri sul territorio dell’Usl 7 Pedemontana facendo salire il totale complessivo dei positivi accertati a 1.794 dall’inizio della pandemia. I tamponi finora eseguiti sono 102.564, mentre rimane stabile il numero delle persone attualmente ricoverate per il virus,
7, tutte nel centro Covid dell’ospedale di Santorso.
Nel frattempo, si guarda all’autunno con preoccupazione, periodo in cui iniziano anche le influenze stagionali. L’azienda sanitaria locale gioca d’anticipo: ha già prenotato
100.200 dosi di vaccino antinfluenzale nell’ambito del bando unico regionale di fornitura gestito da Azienda Zero. Si tratta di 40mila dosi in più rispetto alle 60mila acquistate lo scorso anno. Un incremento dettato dalla necessità di estendere la copertura vaccinale rispetto al passato. L’importo economico dell’ordine è di 580mila euro.
A spiegare i dettagli della fornitura è Edoardo Chiesa, direttore del Servizio igiene sanità pubblica dell’Usl 7: «La Regione ha previsto tre tipologie di vaccino sulla base all’utente a cui è destinato: per gli ultra 65enni sarà utilizzato un trivalente adiuvato, mentre per gli altri è previsto il quadrivalente; infine, ci sarà fornita anche una piccola quantità di quadrivalente realizzato tramite colture cellulari, prodotte senza utilizzare l’uovo, quindi utilizzato per gli allergici a questo alimento». L’obiettivo è di estendere il più possibile la copertura vaccinale tra la popolazione considerata più fragile. Per raggiungerlo sono state introdotte delle novità nei tempi e nelle modalità dell’offerta. «Rispetto agli anni passati si abbasserà ai 60 anni l’età oltre la quale il vaccino sarà offerto gratuitamente, mentre prima era di 65 - chiarisce Chiesa Sempre gratuitamente quest’anno sarà proposto anche a tutti i bambini tra i 6 mesi e i 6 anni. Inoltre, rispetto al passato quando abitualmente si cominciava a inizio novembre, la campagna di vaccinazione 2020 inizierà alcune settimane in anticipo. Con precisione al momento non si sa, dipenderà dai tempi di fornitura del vaccino».
Oltre ad essere una fondamentale misura di prevenzione, quest’anno la maggiore attenzione alla vaccinazione antinfluenzale è motivata anche dall’emergenza sanitaria. «Più persone saranno vaccinate per l’influenza, meno pazienti con sintomi dubbi ci saranno e questo ci consentirà di concentrare le risorse sui casi realmente sospetti, evitando situazioni di panico o di stop temporaneo alle attività senza motivazioni - sottolinea Chiesa - Inoltre, con l’influenza solitamente registriamo un incremento degli accessi al pronto soccorso, che in questo particolare contesto può costituire un ulteriore elemento di rischio e di difficoltà gestionale. Per questo motivo tutti i cittadini sono fortemente invitati a vaccinarsi quest’anno, in particolare gli utenti nelle strutture residenziali e gli operatori sanitari».