Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Tentata estorsione a disabile: in due subito a processo
L’arresto a maggio.Minacce e aggressioni continue anche alla compagna dell’uomo
MONTEBELLO VICENTINO Pressanti richieste di denaro, minacce e aggressioni a un disabile di Montebello Vicentino e alla sua compagna: subito a processo i due uomini arrestati a maggio con l’accusa di tentata estorsione aggravata.
Si tratta di Pasquale Brunello, 52enne di Torino domiciliato a Lonigo, disoccupato e pregiudicato, e Francesco Rugari, consulente commerciale di 50 anni di Locara di San Bonifacio
(Verona), pregiudicato. Il sostituto procuratore Hans Roderich Blattner, che nei mesi scorsi aveva chiesto e ottenuto per loro dal giudice il carcere, ora ha chiuso le indagini preliminari e, con gli elementi acquisiti, chiesto il giudizio immediato. Il che significa che andranno a processo senza passare per l’udienza preliminare.
Stando a quanto ricostruito, in base alle indagini dei caa rabinieri, il vicentino e il veronese si erano proposti di trovare un lavoro più appetibile e ben retribuito a un invalido civile, un 42enne di Montebello, con disabilità fisica, e avevano poi preteso di essere pagati per il disturbo (per quanto non gli avessero trovato una nuova occupazione).
Volevano 5mila euro (somma poi scesa a 3mila) e da marzo, anche con una terza persona, avevano continuato pressare il disabile con continue richieste di somme di denaro e pesanti minacce. Non solo chiamate e messaggi («Paga o ti ammazziamo», «Dacci i soldi o ti spacchiamo le gambe»), ma anche visite, mostrando una pistola che sembrava vera (una scacciacani, modificata, trovata poi a casa di Rugani) e un’aggressione per strada alla compagna dell’uomo, una 41enne straniera residente a Sarego.
Il 13 maggio è stata picchiata e ferita con un coltello, riportando lesioni e ferite da taglio per dieci giorni di prognosi come refertato in ospedale ad Arzignano e come denunciato ai militari.
Segno che non scherzavano affatto ed erano pronti a tutto pur di incassare soldi facili - le richieste sarebbero arrivate anche a 15mila euro prendendo di mira il disabile, che, terrorizzato per la sua incolumità e quella della compagna, si era rivolto ai carabinieri, formalizzando denuncia.