Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Migliaia di pellegrini a Monte Berico
Festa della Madonna, afflusso fino a sera: «Preghiamo perché finisca la pandemia»
VICENZA Migliaia di pellegrini al santuario, nonostante le rigide misure anti-Covid, i vicentini non hanno rinunciato a celebrare la Festa della Madonna di Monte Berico. E fin dalle prime ore della mattina il via vai - a piedi, in bici o in auto - è stato continuo. Con una capienza massima di 200 persone, molti si sono fermati nelle sedie esterne e, sempre, il distanziamento è stato rispettato. «Prego perché finisca la pandemia», hanno spiegato in molti.
VICENZA Quattrocento anni fa la storia vuole che nel punto in cui oggi sorge il santuario di Monte Berico sia stata eretta una piccola chiesa tardogotica come voto alla Madonna per far cessare l’epidemia di peste. Oggi, nel terzo millennio, i vicentini salgono sul monte caro al capoluogo berico per chiedere (anche) la fine della pandemia. In questo il rito del pellegrinaggio al santuario ieri è tornato alle origini più antiche. Nell’8 settembre in cui i vicentini celebrano la festa patronale c’è stato chi ha pregato la Madonna per chiedere la fine dell’emergenza sanitaria che da mesi, ormai, è diventata globale.
«Se le preghiere sono servite contro la peste, lo saranno anche contro il virus», dice Franca, passo lento e rosario in mano, mentre esce dal santuario. Lei, come tutti coloro che ieri sono saliti a Monte Berico, ha dovuto adattarsi alle novità nel rito dettate proprio dalla pandemia. Perché se non è cambiata la tradizione che vuole i fedeli in marcia già prima dell’alba, molti si sono dovuti accontentare di seguire le funzioni religiose dall’esterno per gli ingressi scaglionati al santuario e fissati ad un massimo di 200 persone. È l’8 settembre – il primo – dell’era Covid. Quello che impedisce ai fedeli di spostarsi, a fine messa, dietro l’altare per il tradizionale «tocco» della statua della Madonna: «L’abbiamo impedito per evitare assembramenti di persone», spiegano i frati dall’Ordine dei Servi di Maria, custodi del santuario.
Ma la tradizionale processione alla Madonna di Monte Berico, quella dei fedeli con torce, zaini e bacchette da trekking, in cammino di notte da città e provincia, c’è stata ed cominciata di primissima mattina. Erano passate le 4 quando sono comparsi i primi pellegrini e non ci è voluto molto perché venissero occupati i duecento posti nel santuario per la veglia dell’aurora, iniziata alle 5.15, e perché si affollasse anche il chiostro, dove erano state sistemate sedie e schermo per seguire in diretta la celebrazione. Alla messa delle 6 erano oltre un centinaio quelli assiepati (ma distanziati) fuori dalle tre porte principali, chi sugli scalini, chi sulle sedie disposte sul sagrato laterale. Anziani, coppie, famiglie con bambini e ragazzi. Tutti composti, in gran silenzio, mentre la luce del giorno scansava la notte e il cielo si colorava dell’alba. Mentre ulteriori fedeli raggiungevano la basilica a piccoli gruppi, con il piazzale della Vittoria dove trovare un posto era già difficile. Tutto ben organizzato, con gli alpini a far rispettare gli ingressi e i posti contingentati, volontari dell’ordine di Malta pronti a distribuire bottiglie d’acqua.
Alle 11 la messa solenne celebrata dal vescovo, Beniamino
Pizziol, e presieduta dall’arcivescovo Agostino Marchetto, con il maggior numero di presenze: in prima fila le autorità tra cui il prefetto Pietro Signoriello, il sindaco Francesco Rucco e il questore Antonino Messineo, mentre di fronte duecento persone sedute all’interno del santuario e altre all’esterno. «Ogni anno ci prendiamo questo giorno per salire sul monte e riflettere un po’, fare una piccola pausa», afferma Lorenza. C’è chi arriva a piedi, chi giunge da ogni angolo della provincia in bici o in auto per pregare la Madonna di Monte Berico, specie in tempi di pandemia.
Ma già dalla tarda mattinata c’è stato chi dal santuario si è trasferito in città, a Campo Marzo, dove il luna park è stato preso d’assalto, complice anche la giornata di sole, per la festa che per molti chiude il periodo delle vacanze estive.