Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Padiglioni aperti e tanto digitale Vicenza inaugura la fiera «ibrida»
VicenzaOro diventa Voice: Ieg riapre le manifestazioni fisiche
VICENZA Fiere, Ieg riapre con Voice le manifestazioni in Veneto, sperimentando la fiera «ibrida». Giorni ridotti da 5 a 3 e un nuovo nome, a significare che si tratta di qualcosa di diverso rispetto alla VicenzaOro tradizionale. Con tanto digitale che espande a distanza una presenza fisica più ridotta. Si presenta al via così Voice, la versione post-lockdown di VicenzaOro, al via sabato in fiera a Vicenza. Prima vera manifestazione in Veneto, dopo i mesi di stop. Con numeri forzatamente ridotti, ma da manifestazione vera: con le difficoltà di arrivare dall’estero, 370 espositori (340 sono italiani), con tutte le griffe di rilievo, al posto dei 1.200 tradizionali, e visitatori concentrati tra Nord Italia, Spagna, Francia, Svizzera, Austria e Germania; quelli che possono giungere a Vicenza senza problemi in auto.
Fiera con tanto digitale. Novità superata però per importanza dalla volontà di tornare a una fiera fisica. Necessità espressa nel nome, Voice, che sta per VicenzaOro International Community Event. «L’abbiamo preparata confrontandoci con operatori, categorie e Ice nel lockdown. Ne è uscita l’esigenza del sistema italiano di mostrare di esser operativo in pieno - dice Marco Carniello, direttore della divisione gioiello e fashion di Ieg, la fiera di Rimini e Vicenza -. E volevamo ripartire. Mostrare che, facendo le cose per bene, le fiere si possono fare e sono luoghi sicuri». Non a caso, sabato, l’inaugurazione sarà rigidamente tradizionale. Sul fronte fisico, Voice si traduce in una rassegna su 5 padiglioni, con spazi concentrati (con moduli tra 12 e 60 metri quadrati massimi) e un layout unitario prodotto internamente, anche per consentire agli espositori investimenti sostenibili rispetto al momento.
Il lato fisico sarà affiancato da un robusto fronte digitale. Su tre ambiti. Da un lato 30 eventi con più di cento oratori, che nascono per andare tutti in streaming (con la possibilità di rivolgere domande via whatssapp), da un’arena di cinquecento metri quadrati con sei telecamere controllate da una regia E poi, a fianco di una versione aggiornata del catalogo digitale, la novità della buyer virtual room. In un’area con stand chiusi di 15 metri quadrati concepiti come piccoli studi televisivi gestiti dalla piattaforma Imop (Ieg meeting omnichannel) gli espositori potranno mostrare le collezioni ai buyer esteri rimasti negli Usa o in Oriente. «Gli incontri pianificati sono già 400», spiega Carniello. La formula «ibrida» è già in pista. E se in Ieg vanno cauti sulle attese, appare ovvio che Voice, comunque, potrà catalizzare l’interesse, anche a distanza, della prima fiera «vera» di settore a livello mondiale dopo mesi di stop.
” Carniello Ripartiamo in sicurezza con un evento progettato con il sistema per mostrare che il settore italiano è operativo