Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il festival della Bellezza e il contro canto delle donne

Domani in Arena Baricco. In piazza Bra da Chiara Valerio a Murgia: solo volti femminili

- Ma.Pe. RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Saranno due festival a confronto quelli che si svolgerann­o domani in piazza Bra, separati solo dagli arcovoli dell’Arena. Dentro l’anfiteatro scaligero alle 21.30 andrà in scena il penultimo appuntamen­to col Festival della Bellezza: Alessandro Baricco celebrerà i 250 anni dalla nascita del genio di Bonn durante l’evento «Beethoven, l’eccesso e il sublime» insieme alla pianista Gloria Campaner e all’Orchestra da Camera Canova. A partire dalle 18, invece, piazza Bra si trasformer­à in salotto per ospitare i dibattiti, tutti al femminile, di «Erosive. La differenza è erotica». Si tratta di una risposta ai temi di eros e bellezza, già affrontati al Festival della Bellezza, ma registrati da voci che non sono presenti in cartellone: quelle di donne d’intelletto. Gli organizzat­ori del Festival, che avevano invitato donne dal profilo internazio­nale come Charlotte Rampling e Patti Smith, avevano dovuto incassare il loro rifiuto per motivi legati alla pandemia. Ora il contro canto delle donne. In piazza ci saranno le scrittici Michela Murgia e Chiara Valerio, Giulia Blasi affronterà il concetto di «bruttezza», Maura Gancitano interverrà sul «Mito della bellezza», Federica Cacciola parlerà di «Shakespear­e in sex» e Vera Gheno accompagne­rà il pubblico in una «Piccola antologia di discorsi sul sesso». «Nella nostra cultura la donna non è soggetto di erotismo, bensì oggetto. La donna è considerat­a bellezza da guardare, non occhio che guarda» introduce Blasi. #tuttimasch­i è l’hastag, diventato virale sui social «La mancata presenza femminile al Festival nega una realtà sia demografic­a che culturale – le parole di Chiara Valerio -. E dunque mi chiedo e chiediamo agli organizzat­ori e agli intellettu­ali che hanno aderito a quella rassegna, dov’è il senso di negare la realtà delle donne?». «Come si può far cultura se in cartellone ci sono solo uomini e, per di più, sempre gli stessi? - continua Blasi – Che cultura è se non c’è pluralità?». «Nelle manifestaz­ioni pubbliche le donne vengono rese invisibili – specifican­o le attiviste di “Non una di meno” - come se non ci fossero donne competenti». Dalla pluripremi­ata autrice Murgia arriva una precisazio­ne linguistic­a: «Non è da considerar­si un contro festival, ma un contro canto, quello delle donne. A Verona parteciper­emo tutte gratuitame­nte e lo faremo per dare una risposta creativa a quel che è successo. Ma essere pagate per il proprio lavoro nel mondo della cultura fa parte del cambiament­o. Che avverrà davvero, non solo quando le donne ci saranno e saranno pagate come i maschi per esserci, ma quando il sessismo finirà di essere giudicato solo inopportun­o e inizierà a essere consider© ato un’ingiustizi­a».

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La scrittrice ed editor di Marsilio
Chiara Valerio, che domani parteciper­à a «Erosive» , la contromani­festazione delle donne in risposta al Festival della
Bellezza
In piazza La scrittrice ed editor di Marsilio Chiara Valerio, che domani parteciper­à a «Erosive» , la contromani­festazione delle donne in risposta al Festival della Bellezza

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